Politica

«Ecco il mio programma»

I punti del primo discorso al Senato del neopremier

di Redazione

«Vorrei usare questa espressione: governo di impegno nazionale. Significa assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali fondandole sul senso dello Stato».

Così il presidente del Consiglio Mario Monti nel suo primo discorso al Senato (leggilo qui integralmente). E ha aggiunto: «Ho inteso fin dal primo momento il mio servizio allo Stato non certo con la supponenza di chi, considerato tecnico, venga per dimostrare una asserita superiorità della tecnica risposto alla politica. Spero che il mio governo potrà contribuire in modo rispettoso e con umilità a riconciliare i cittadini e le istituzioni, i cittadini e la politica».

Il programma di Monti è diviso in due parti, ciascuna con obiettivi e tempi diversi: provvedimenti per l’emergenza in atto e provvedimenti per lo sviluppo e la crescita, per modernizzare le strutture economiche e sociali nel quadro di una nuova coesione territoriale e sociale.

Ecco i punti che saranno toccati:

SISTEMA PENSIONISTICO –  “Il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento, tra fasce d’età e categorie, con alcune aree di ingiustificati privilegi”.

CURA – “Va prestata attenzione ai servizi di cura per gli anziani che è preoccupazione crescente per le famiglie”.

LOTTA all’EVASIONE – “Lotta all’evasione fiscale non solo per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote”.

LAVORO –
Con la premessa che la pressione fiscale in Italia “è elevata”, il premier Mario Monti ha comunque spiegato in Senato che questa “può essere modificata per renderla favorevole alla crescita”. E per farlo, ha spiegato, si può intervenire su impresa e lavoro.

GIOVANI – “L’Italia ha bisogno di investire nei suoi talenti, nei giovani. Essere orgogliosa e non trasformarsi in una entità di cui i suoi talenti non sono orgogliosi“.  C’è bisogno di un “accrescimento di istruzione della forza lavoro”, oggi inferiore alla media europee. Monti ha accennato a “interventi mirati nelle scuole” e “revisione sistema per scegliere insegnanti”.

ICI – “L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’anomalia del nostro ordinamento”, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti. Sarà quindi necessario “riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”. Monti ha ricordato che il decreto sul federalismo municipale prevede dal 2014 l’entrata in vigore dell’Imu, che “assorbirà l’attuale Ici, escludendo la prima casa e l’Irpef sui redditi fondiari da immobili non locati, comprese le relative addizionali”.

LAVORO DONNE  – “L’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne è una questione indifferibile. Bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità”. Il premier ha annunciato che si studierà “una tassazione preferenziale per le donne”.


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