Economia
Il welfare aziendale fa bene all’azienda
Impatti concreti su produttività e redditività. Giovedì un convegno a Milano
di Redazione
Job sharing, flessibilità di orario. Benefit per migliorare il potere d’acquisto dei collaboratori. Permessi retribuiti per curare i figli o i familiari. Assistenza socio-sanitaria personalizzata. Agevolazioni al rientro dalla maternità o congedi prolungati. Corsi di lingua e borse di studio per i figli. Servizi di time saving per gestire le pratiche domestiche. Sono gli elementi di un mix conosciuto come welfare aziendale con cui le imprese scelgono di investire sulle persone allineandosi a un profilo di maggiore responsabilità sociale. La novità di questo momento sta nella crescita del fenomeno, nel fatto che, superati interventi sporadici o comunque lasciati alla singola iniziativa, oggi le imprese puntano ad adottare veri e propri sistemi integrati di welfare aziendale e, soprattutto, nell’attenzione crescente alla misurazione degli impatti concreti su produttività e redditività.
Un approccio che pone un nuovo paradigma anche per le relazioni industriali con piattaforme contrattuali non più solo economiche ma finalizzate anche a qualità del lavoro e bilanciamento con la vita privata e familiare. Una pratica diffusa in molti contratti collettivi, come conferma anche l’Accordo con il Ministero delle Politiche sociali del marzo 2011 che stimola buone pratiche di conciliazione e flessibilità prevedendo anche benefici fiscali se attivate a livello di contrattazione decentrata.
Il CSR MANAGER NETWORK, l’Associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità delle maggiori imprese italiane promossa da Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d’impresa.) organizza un incontro per fare il punto su politiche di welfare aziendale e pratiche più avanzate. Sarà l’occasione per capire come portare a sistema questi interventi e soprattutto comprenderne la sostenibilità di lungo periodo. Dati ed esperienze in corso confermano forti vantaggi per i lavoratori ma anche per le imprese, che in tempi ragionevoli possono rientrare degli investimenti di partenza. Nel corso dell’incontro sarà anche presentata un’Indagine realizzata da SACE rivolta ai csr manager italiani aderenti all’Associazione sugli interventi più diffusi e le tendenze in atto nelle imprese.
Milano, giovedì 24 novembre Ore 10 – ALTIS – Via S. Vittore 18
10.00 Apertura dei lavori
Caterina Torcia, Presidente del CSR Manager Network Italia
10.15 Il percorso verso un sistema integrato di welfare aziendale – Mario Molteni direttore Altis e Alessia Coeli ALTIS
11.10 Il modello di welfare aziendale di SAS – Elena Panzera, HR & CSR Director SAS Institute
11.10 Welfare aziendale e relazioni con i sindacati – Gianluigi Toia, Head Employee Relations Gruppo Nestlé
11.35 Tavola Rotonda – Welfare aziendale: un percorso per la creazione di lavoro
Modera: Elena Panzera, HR & CSR Director SAS Institute
Paolo Cerino, Direttore Corporate Social Responsibility SACE
Chiara Loprieno, Employees Communications, Identity & CSR Manager Roche
Germana Montroni, Manager diversity e pari opportunità Gruppo ATM
Maria Pelucchi, Senior HR Business Partner Microsoft
Daniele Triva, General Manager Copan Italia
13.00 Lunch break
14.00-1530 Presentazione dell’Indagine su Work-life bilance a cura di SACE e Conclusioni
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