Volontariato

No-global: studenti campani prendono le distanze

La preoccupazione è che il movimento sia «caduto nelle mani sbagliate»

di Gabriella Meroni

”I contestatori estremisti stanno prendendo in mano il movimento deviandolo clamorosamente verso l’estremismo e l’eversione e creando un inutile muro contro muro tra gli studenti che non giovera’ a nessuno”.

L’affermazione, contenuta in un comunicato, e’ di Francesco Borrelli, presidente della Confederazione degli studenti napoletani e membro del Consiglio nazionale degli studenti universitari. ”Noi ci opporremo -spiega Borrelli- ai tentativi di trasformare le universita’ in territorio di battaglie e devastazione. Lo stavamo dicendo da giorni che il movimento antiglobalizzazione stava cadendo nelle mani sbagliate”. Borrelli prende cosi’ le distanze dalla rete che in questi giorni sta organizzando le proteste in vista del vertice della Nato.

Antonio Rinaldi, presidente del Consiglio degli studenti dell’Universita’ Federico II di Napoli aggiunge: ”Siamo preoccupati per gli effetti della globalizzazione, ma non intendiamo permettere a pochi facinorosi di devastare le nostre facolta’ coperti dal movimento. Siamo per il dialogo e la cooperazione pacifica”. E annuncia che a inizio settembre si terra’ un consiglio straordinario per discutere dell’attuale situazione. ”Sosteniamo le scelte del sindaco Iervolino assieme alla maggioranza degli studenti. Si’ al dialogo, ma no a posizioni eversive”, aggiunge Nicola Pellegrino, consigliere d’amministrazione della Federico II. ”Riteniamo che la scelta del governo di centrodestra -conclude Pellegrino- di far svolgere il vertice Nato a Napoli e di spostare quello della Fao a Roma e’ partigiano, sbagliato e vergognoso”.

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