Il permesso di sosta e transito nel centro storico non deve richiedere l?apposizione della marca da bollo. Lo chiede Maria Pia Castellani, difensore civico di Gubbio, che ha raccolto molte lamentele dei cittadini umbri. Prendendo spunto da analoghe esperienze effettuate da altre amministrazioni comunali, ha chiesto al Sindaco e all?Assessore al Traffico di intervenire per eliminare un inutile balzello. Il principio è semplice: il Codice della Strada conferisce all?amministrazione comunale la possibilità di disciplinare transito e sosta nel centro storico cittadino, riconoscendo ad alcune categorie lo status di residenti. Su tutti, proprio i cittadini che risiedono nelle zone a traffico limitato che acquisiscono, così, il diritto al transito e alla sosta. Ma al residente nel centro storico è stato già riconosciuto tale status e non ha più la necessità di richiedere l?atto autorizzativo. Basterà, semmai, autocertificare la propria residenza tramite un modello che il Comune può predisporre. Mentre l?autorizzazione comporta una valutazione discrezionale da parte dell?ente e, quindi, l?emanazione di un atto amministrativo che prevede l?imposta di bollo, l?autocertificazione è un semplice riconoscimento di status e il cittadino dovrà rimborsare eventualmente solo le spese di costo del contrassegno che il comune gli rilascerà. Peraltro, la normativa vigente (D.P.R. n. 642 del 26/10/72 sull?imposta di bollo) prevede l?applicazione dell?imposta sull?atto amministrativo emanato dall?Ente (contrassegno) e anche sull?istanza sottoscritta dal cittadino per ottenerlo. Disciplina diversa per chi non reside nel centro storico. In questo caso, l?amministrazione dovrà individuare le modalità per il rilascio del contrassegno specifico a chi ha i titoli per ottenere il permesso. Ed anche per il rinnovo periodico del permesso, procedure semplificate. Con la presentazione di una nuova autocertificazione, il cittadino confermerà di possedere ancora le condizioni di residenza e di diritto conseguente senza ulteriori nuovi oneri.
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