Cultura

Gli oratori milanesi lanciano “FlyFamily”

Gemellaggi e raccolta fondi in vista di Milano 2012

di Redazione

In vista del VII Incontro mondiale delle famiglie di Milano negli oratori milanesi parte la campagna “Fly Family!”. Si tratta di gemellaggi fra gli oratori milanesi e le chiese d’Africa, dell’America Latina, dell’Asia. L’obiettivo, all’interno di questi gemellaggi, è poi quello di raccogliere fondi per sostenere il viaggio e le spese delle famiglie che altrimenti non avrebbero la possibilità economica di raggiungere Milano e partecipare all’Incontro.

«Gli oratori sono sempre stati sensibili all’impegno missionario – spiega don Samuele Marelli, direttore della Fom-Federazione oratori milanesi -. L’educazione alla carità è uno degli aspetti fondamentali della proposta oratoriana. Quest’anno ci è sembrato opportuno indirizzare la generosità dei ragazzi e degli adolescenti, le così dette loro “rinunce”, per l’ospitalità delle famiglie che non hanno la possibilità di affrontare il viaggio verso Milano».

L’oratorio individuerà in queste settimane il missionario o il fidei donum a cui proporre il gemellaggio. Poi sarà la Chiesa in missione a individuare la o le famiglie che potranno giungere a Milano, grazie al contributo dell’oratorio “gemellato”. Una volta stabilito l’obiettivo economico che l’oratorio potrà raggiungere e verificata la fattibilità del viaggio, la Chiesa in missione potrà iscrivere la o le famiglie scelte attraverso il sito internet www.family2012.com entro il 31 marzo 2012.

In contemporanea l’oratorio dovrà contattare il servizio di accoglienza dell’Incontro mondiale delle famiglie, segnalando all’indirizzo accoglienza@family2012.com, l’attivazione del gemellaggio e quindi la disponibilità al sostegno dei costi di iscrizione e all’ospitalità della o delle famiglie coinvolte presso una o più famiglie della parrocchia o comunità pastorale di cui l’oratorio “gemellato” fa parte.

Le famiglie accolte potranno così conoscere direttamente i ragazzi e le famiglie che hanno contribuito a “Fly Family!” e vivere l’esperienza dell’incontro nel segno della festa. «È così che formiamo i ragazzi a una carità che non può essere mai asimmetrica e impersonale ma conduce sempre a una relazione di reciprocità, per cui chi dà contemporaneamente si arricchisce per la presenza dell’altro», spiega don Marelli.

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