Cultura

Attenti a quel praticone vi può spezzare le ossa

I rischi dell’abusivismo in fisioterapia

di Redazione

Quanto può costare rivolgersi a un fisioterapista non professionista per farsi sistemare, diciamo, un colpo di frusta? A Flora Virgillito è costato molto, troppo: un ciclo di kiroprassi fatta da un ?praticone? cui l?aveva indirizzata un neurologo, l?ha portata quasi alla tetraplegia, la paralisi dal collo in giù, e l?ha resa invalida per il 75% a trentanove anni. Il paradosso e la gravità di questa esperienza hanno convinto Flora a fondare, nel 1997, Anvar ? Associazione nazionale vittime dell?abusivismo in riabilitazione – che si propone di combattere contro questo fenomeno raccogliendo le segnalazioni di persone che rimangono vittime di interventi sbagliati e offrendo loro un aiuto morale e un?esperienza legale. Secondo una stima dell?Anvar e dell?Associazione Italiana Terapisti della Riabilitazione-Fisioterapisti – che con i suoi diecimila associati rappresenta ufficialmente la categoria in Italia – gli operatori che lavorano abusivamente nel paese sono circa 100 mila.«Si tratta di millantatori, finti esperti che hanno ricevuto una formazione del tutto superficiale, magari facendo un corso di un paio di mesi», chiarisce Angelo Fabbri, vicepresidente Aitr per la Lombardia. Una situazione confusa e disordinata potrebbe essere chiarita con l?istituzione di un albo professionale ad hoc. Le conseguenze di una terapia riabilitativa sbagliata possono condurre a forme di paralisi, di paresi e a lesioni gravi difficilmente recuperabili, soprattutto quando provocano danni a carico delle vertebre. L?Anvar ha già sostenuto una quarantina di denunce provenienti da tutte le regioni d?Italia, che hanno portato alla chiusura, ad opera dei NAS dei Carabinieri, di diversi studi e centri riabilitativi. «L?associazione che ho fondato si propone anche di effettuare maggiori controlli su quei medici che indirizzano i loro pazienti presso strutture non autorizzate. La mia esperienza mi ha dimostrato che questo accade molto più frequentemente di quanto non ci si aspetti».
Info.: Anvar tel. 0461/349147

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