Mondo

Il papa apre il Meeting per la pace

Pellegrini della verità, pellegrini della pace è il mandato. Presenti 200 delegazioni religiose

di Gabriella Meroni

È partito questa mattina in treno dalla stazione del Vaticano, Papa Benedetto XVI, per recarsi ad Assisi e presiedere la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. Sul treno, una Frecciargento delle Ferrovie dello Stato con 430 posti a sedere, sono salite le oltre 200 delegazioni delle diverse religioni del mondo.

Particolarmente complessa la partecipazione del mondo arabo e nord-africano in ragione delle rivoluzioni che hanno segnato l’area quest’anno. Tra i presenti, 31 delegazioni di chiese cristiane, il principe Ghazi di Giordania ad un’altra quarantina di esponenti musulmani, il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni, esponenti buddhisti, induisti, taoisti, e anche rappresentanti delle religioni tradizionali africane, americane, indiane, nonché alcuni atei: la psicanalista Julia Kristeva, lo storico Remo Bodei, il filosofo messicano Guillermo Hurtado e l’economista Walter Baier.

L’incontro di Assisi, il cui motto è “Pellegrini della verità, pellegrini della pace”, avrà due momenti. Dopo l’arrivo alle 9.45 ad Assisi, i leader religiosi, accolti da Gianni Letta ed altre autorità civili e religiose, raggiungeranno la Basilica di Santa Maria degli Angeli dove avrà luogo un momento di commemorazione dei precedenti incontri e di approfondimento del tema della giornata. Sarà trasmesso anche un video dell’incontro del 1986. Il Papa terrà un discorso. Un pranzo frugale, momenti di riflessione o preghiera delegazione per delegazione, e poi avrà avvio il secondo momento, nella parte alta di Assisi. Nel pomeriggio, infatti, si snoderà un pellegrinaggio verso la basilica di San Francesco, dove si terrà il momento finale della giornata. Qui la rinnovazione solenne del comune impegno per la pace. Tremila sono i giovani attesi, 200 i volontari. Sono stati allestiti 8 maxi-schermi. La città è transennata per 3 chilometri. La rivista San Francesco patrono d’Italia è stata stampata per l’occasione in 500mila copie.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA