Cultura
Educazione alimentare a scuola verso expo 2015
Dalla Regione Lombardia 310mila euro ai progetti di educazione alimentare nelle scuole
di Redazione
L’educazione alimentare nel segno di Expo 2015 approda tra i banchi delle scuole lombarde. Dalla “Via del Latte” in provincia di Bergamo, al “Merendometro” in provincia di Brescia. Da “Lo spaventapasseri” in provincia di Cremona, alla storia dei cibi legati alle grandi migrazioni in provincia di Lecco. Da “Oggi facciamo il pane e … lo mangiamo” in provincia di Lodi, a “OrtiColturalMente” in provincia di Monza e Brianza, fino ad arrivare “Riso d’amor, i miracoli nella cucina del riso” in provincia di Pavia. Sono questi alcuni dei progetti di educazione alimentare sul territorio inseriti nel più ampio protocollo d’intesa “Verso Expo 2015”, che oggi sono stati approvati dalla Giunta regionale della Lombardia su proposta dell’assessore Giulio De Capitani e a cui la Regione conferisce una dote di 310mila euro.
Nel lungo elenco delle iniziative ci sono anche “I giovedì agricoli mantovani”, ovviamente in provincia di Mantova; “Metti il bio nella tua mensa”, in provincia di Milano; “Le valenze simboliche del cibo”, in provincia di Varese.
Un progetto complesso che approva le azioni regionali di educazione alimentare per accompagnare la cittadinanza e in particolare il mondo scolastico all’approfondimento dei temi di Expo. Un progetto che verte su un trinomio fondamentale: “Cibo, Cultura e Identità” e un secondo percorso pilota dal tema “Dalla terra alla Tavola, metodi sostenibili per la produzione del cibo”.
“Verso expo 2015” si rivolge alle scuole materne, elementari e medie di primo e secondo grado con tutta una serie di iniziative didattiche ma anche soprattutto pratiche. «L’obbiettivo comune di tutti i progetti è quello di educare i cittadini verso abitudini alimentari più sane e più consapevoli, ma anche più vicine al territorio. Il primato della Lombardia come prima regione agricola del Paese non è fondato solo su un dato economico, ma anche e soprattutto sulla qualità, la sicurezza, la tracciabilità e la sostenibilità delle nostre produzioni».
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