Famiglia

Diminuiscono nascite e aborti

Quasi 13mila neonati in meno quest'anno in Italia, soprattutto al Nord

di Gabriella Meroni

Calano le nascite in Italia: quest’anno, infatti, ci saranno 12.700 neonati in meno rispetto al 2010, con una diminuzione del 2,26%. Il dato è maggiore rispetto al 2009 e al 2010, quando furono persi in due anni 15.000 neonati. La stima è stata effettuata dal pediatra Italo Farnetani, autore del manuale “Da zero a tre anni” (Mondadori). Farnetani ha elaborato gli ultimi dati del bilancio demografico mensile dell’Istat, diffuso il 17 ottobre, che si riferisce ai nati nel periodo gennaio-maggio del 2011. In questa parte dell’anno, infatti, nasce il 40% dei neonati venuti alla luce nell’intero anno solare. Pertanto si tratta di un campione sufficientemente alto, considerando anche che, proprio dagli studi di Farnetani emerge che l’andamento mensile dei nati è piuttosto costante nel tempo.? «Si accentua la diminuzione della natalità che si era verificata negli ultimi anni, dopo un incremento dal 1995 al 2005, dovuto soprattutto alla presenza di bambini di genitori stranieri», dice Farnetani. Se si analizzano le diverse aree geografiche, il calo più netto si concentra al Nord-Ovest: qui la diminuzione è del 3,18%, a fronte di un calo più contenuto al Nord-Est con il -1,66%. Al Centro spicca la situazione della Toscana (-3,48%). Al Sud invece la diminuzione in media è stata del 2,11%.

Oltre alle nascite, in Italia diminuiscono anche gli aborti. Secondo i dati del Compendio Sic, “Sanità in cifre 2009”, elaborato dal centro studi Sic di FederAnziani in collaborazione con il Ceis di Tor Vergata e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, le interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg) sono state 121.406 nel 2008, con un calo del 4,1% rispetto all’anno precedente. Il calo riguarda tutte le regioni, ad eccezione di Abruzzo, Basilicata e Sardegna.?Oltre la metà delle Ivg riguarda donne straniere se coniugate (52,3%), contro il 42,9% delle italiane, mentre è praticata prevalentemente da italiane se nubili o separate.

Per approfondire: www.sanitaincifre.it


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