Welfare

Selezionati i progetti di “Sodalitas Social Innovation”

Al termine la prima edizione del "concorso" nato nell'aprile 2011

di Redazione

Ne solo rimasti solo 13. Tanti sono stati i progetti selezionati per la prima edizione di Sodalitas Social Innovation, l’iniziativa lanciata lo scorso aprile al mondo del non profit italiano da Fondazione Sodalitas.

Un concorso a cui hanno partecipato 202 organizzazioni non profit presentando 231 progetti, suddivisi tra Italia e estero oltre che tra progetti in start up e già in attività. Obiettivo di Sodalitas, di aiutare le realtà del non profit a strutturare i propri progetti e business plan secondo criteri e logiche “profit”, fornendo una griglia di compilazione che le onlus possono utilizzare per strutturare e monitorare ogni loro progetto sociale.

Le idee selezionate, presentate oggi a Milano durante l’evento “I migliori progetti sociali su cui investire nel 2011”, abbracciano i più diversi campi dell’ambito non profit in Italia.

Da “Impara l’arte e….. non mettila da parte” progetto promosso dall’organizzazione F.O.C.U.S sociale che lavora sul fronte dell’inclusione sociale attraverso il recupero del maestro di bottega a “La terra e il germoglio”, idea promossa in Sicilia dalla cooperativa sociale Libera-mente con lo scopo di creare un’azienda per trasformare i prodotti delle terre agricole agricole siciliane. Fino al progetto del Centro di Servizio per il Volontariato di Piacenza, che vuole creare uno sportello per i famigliari in attesa di colloquio in quattro carceri dell’Emilia, una struttura in cui si potranno per esempio imparare le norme utili per confezionare un pacco per il detenuto, secondo le norme di sicurezza previste.

Tra i progetti all’estero molti sono destinati a migliorare le condizioni di alcune categorie di persone in Africa, come per esempio il progetto “Feira de posibilidades” della Fondazione Pime che si propone di migliorare la capacità di sostentamento delle comunità rurali della Guinea Bissau o “Acqua sorgente di vita” con Fondazione Avsi impegnata a ripristinare l’acquedotto ruandese di Rutare.

“La convinzione che sta alla base di questa idea è semplice – ha dichiarato Antonio Maria Colombo, Direttore Generale Assolombarda  – se il nonprofit riesce ad acquisire le competenze e a dotarsi degli strumenti necessari per presentare al meglio i propri social business plan, aumenta le probabilità di costruire partnership e ottenere finanziamenti. E, nello stesso tempo, riesce a far crescere la visibilità di progetti e servizi di qualità che possono risultare interessanti o utili anche per le imprese profit. Pur senza entrare nel merito del progetto, mi sembra importante sottolineare come, ancora una volta, Fondazione Sodalitas abbia saputo farsi portatrice di una proposta innovativa”.

“Sono convinto – ha concluso Antonio Maria Colombo – che vi siano tutte le premesse perché molti dei progetti e dei servizi presentati possano catalizzare, da parte delle imprese profit, un’attenzione che vada al di là di un generico interesse per sfociare in veri e propri rapporti di partnership”.

Per la descrizione dei progetti  selezionati e la griglia delle onlus qui

 

 

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