Mondo

Che bestialità quelle foto

La morte dei Rais ha scatenato il sadismo dei media. Corriere e Repubblica in testa

di Marco Dotti

Perchè all’Olgettina qualcuno si sara pure venduto il corpo, ma a Sirte chi ci ha lasciato l’anima è legione. Perchè abbiamo un bel dire che c’è troppa prostituzione nei palazzi e troppa miseria fuori dei palazzi. La prostituzione, certo – misera anch’essa, deprecabile, avvilente, eppure ancora umana. Ma c’e’ dell’altro, qualcosa che fa talmente orrore da non lasciarsi nominare. Sadismo, pornokrazia, bestialità, servilismo da basso impero… Comunque la si voglia chiamare, è una situazione non più umana. Attiene le immagini. E la pietà.

Idoli che sovrastano la ragione e stordiscono il cuore. Già, il cuore. Dopo l’era del colonialismo, dopo la decolonizzazione – compiuta o incompiuta – abbiamo colonizzato noi stessi. I nostri sguardi, le nostre vite. I cuori. Richiamando un detto di Pitagora, Bacone scriveva che è proprio dell’amico costringerci a “Non divorarci il cuore”. Le immagini sono falsi amici.

Guardate le immagini di Gheddafi. È un uomo in agonia. Non è più ciò che è stato, comunque lo si voglia giudicare; è un uomo che sta morendo. Tutto qua. «Forse è ancora vivo quando il fotografo X lo immortala». Si preoccupa, il Corriere, di ricordarci che queste immagini passeranno alla storia. Già. Guardatele sparate in apertura del quotidiano milanese e di Repubblica. Senza pietà, senza dignità, senza umanità. Senza cuore.

Ma non è proprio da quelle pagine che, giorno dopo giorno, ci vengono denunce di vizi pubblici e lodi di privatissime virtu’? Dove sono gli scienziati della domenica che si occupano delle stimmate dei santi e di madonnine che piangono? Dove sono quando a sanguinare, sulle loro pagine, è un uomo? Dove I filosofi analitici che sulle pagine della cultura disegnano I loro raffinati equilibrismi attorno a tappi di bottiglia e verita’ elementari? Dove gli Augias, gli Odifreddi? Gli Scalfari? Dove, Claudio Magris, lui che pure ci prova a denunciare lo scempio, quando parla dei cadaveri abbandonati tra l’indifferenza dei bagnanti, in qualche spiaggia dell’Adriatico? Avranno ancora il coraggio di prensentarsi domani con le loro argomentazioni precise, i loro toni sarcastici, le loro vesti nuove e pulite? O anche loro lasceranno a Sirte qualcosa di sé?

Si deve sacrificare tutto, ma proprio tutto alla bestia dell’immagine? Non è vero che lo show deve continuare. E se continua, stavolta, vorrà dire che ci siamo bruciati il cuore, l’anima e pure il cervello.

 

twitter: @oilforbook


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