Welfare

A Torino premiati i professori “Dieci e lode”

Un fine settimana nel capoluogo torinese con la campionessa Josefa Idem e l'allenatore Mauro Berruto

di Redazione

Un centinaio di professori “10 e lode”da tutta Italia. Li radunerà a Torino la Fondazione “Color your life”, nata nel 2008 dall’iniziativa dell’ex manager Ferrero William Salice che si propone di aiutare i ragazzi a credere e realizzare i propri sogni, con la collaborazione di Anp, Kinder, Sisal e Fondazione Telecom. «Tra venerdì e domenica a Torino- spiegano gli organizzatori- verranno premiati con una medaglia “simbolica” i presidi delle scuole e di docenti dei ragazzi che hanno vinto i bandi indetti dalla Fondazione». E aggiungono «A questa due giorni sono stati invitati anche professori e dirigenti scolastici dei ragazzi che hanno partecipato a Color Your Life ma non hanno vinto».

«Gli incontri di Torino saranno un’occasione per premiare l’impegno che i presidi e i professori hanno messo nella realizzazione dei progetti per i bandi di Color Your Life». Tempo ed energie attenzioni dedicate agli alunni anche fuori dall’orario scolastico. Un premio ma anche un momento di incontro tra persone che lavorano nello stesso ambiti anche se in contesti diversi. «Spesso gli insegnanti e i presidi – concludono gli organizzatori- hanno la sensazione di essere da soli nel loro lavoro educativo, invece è importante che si incontrino e si scambino informazioni tra colleghi». Nella giornata di sabato docenti e i presidi avranno di visitare il Museo del Risorgimento del capoluogo piemontese, il piano nobile di Palazzo Salmatoris già sede dell’Ufficio del Conte Cavour e la mostra “Fare gli italiani” alle Officine Grandi Riparazioni, oltre a presenziare alla presentazione dei progetti Color Your Life.

Durante il week end torinese saranno ospiti Josefa Idem, plurimedagliata nella canoa alle Olimpiadi e Mauro Berruto, allenatore della nazionale di pallavolo maschile.

“Mi presto volentieri alle iniziative di Color your Life – spiega Josefa Idem – nelle persone che ci lavorano vedo la giusta sensibilità nello spronare i ragazzi a realizzare i loro sogni.”. Una realizzazione in cui grande importanza ce l’hanno i professori e i presidi, come quelli premiati a Torino. “Al loro lavoro bisogna tirare giù il cappello – conclude la 48enne di origine tedesca – perchè le loro attenzioni, il loro comportamento rimarranno impresse nella memoria dei ragazzi in maniera positiva, attenzioni che io per esempio non ho avuto quando ero a scuola e praticavo sport”.

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