Cultura

A Colonia sequestrato Asiago del Wisconsin

L'assessore all'agricoltura del Veneto chiede maggiore tutela per i prodotti Dop

di Redazione

L’assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato è andato su tutte le furie leggendo le notizie provenienti da Colonia, dove le autorità tedesche hanno sequestrato un formaggio chiamato Asiago ma prodotto nel Wisconsin e che all’Asiago Dop non somiglia neppure nell’aspetto, proposto ad Anuga, la più grande rassegna mondiale dell’agroalimentare, in violazione alla normativa nazionale e comunitaria sulle denominazioni di origine. Un medesimo provvedimento di sequestro è stato ottenuto, nei confronti della stessa azienda americana, anche per un prodotto denominato “Parmesan”. Manzato alla notizia ha esclamato: «È un episodio a dir poco inaudito: quel prodotto non doveva neppure essere esposto a una rassegna importante e seria come Anuga. Di più: non dovrebbe proprio esistere e chi lo ha prodotto rubacchiando un nome famoso e giocando sull’equivoco dovrebbe risponderne, sia per la contraffazione sia per il danno d’immagine ed economico che una cosa del genere provoca».

Ha poi aggiunto: «L’Europa dimostri di tutelare di più i produttori di qualità del vecchio continente dove i nostri agricoltori hanno bisogno di meno burocrazia comunitaria e di maggiore impegno nella difesa della tipicità e qualità che creano valore. C’è da chiedersi perché un ‘coso’ del genere viene lasciato produrre, quando è un evidente inganno per gli stessi consumatori statunitensi. Siamo di fronte a qualcosa che non ha nulla a che vedere con il territorio, i controlli e persino con gli ingredienti del nostro Asiago Dop, visto che è arricchito da olio d’oliva e rosmarino. Si potrebbe definire un autentico intruglio, che miseramente somma a vanvera ingredienti e nomi ciascuno dei quali ha la sua nobiltà». Manzato ha concluso dicendo di sperare nel fatto che «l’Europa agisca anche per vie legali per impedire alla fonte che possa continuare una scempiaggine del genere. In ogni caso chiedo un intervento specifico al nostro ministro degli Esteri»

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