Economia

Terni: «L’industria green cresce, nonostante la politica assente»

Il presidente Neri: «Puntiamo a diventare i primi in Italia nel settore»

di Redazione

 

«Intercettando la domanda di tecnologie ambientali l’Italia potrebbe aumentare due decimi di Pil all’anno arrivando a un incremento del 5% nel 2040 con 170mila nuovi posti di lavoro». Lo sostiene Stefano Neri, presidente e amministratore delegato di TerniEnergia e di TerniGreen, nel corso del workshop organizzato dal gruppo Terni a Milano il 7 ottobre.

«Gli investimenti in tecnologie verdi nel mondo sono cresciuti del 35% nel 2009-2010 nonostante la crisi finanziaria in corso – continua Neri – In Italia, nonostante alla crescita dell’industria green sia destinato solo l’1,3% del pacchetto di stimolo all’economia, gli investimenti in rinnovabili hanno registrato un’impennata, conseguendo un 3% in più sul totale dell’energia negli ultimi quattro anni. Esiste inoltre nel nostro Paese un notevole margine di incremento in termini quantitativi, potendo le rinnovabili arrivare a percentuali fino al 30-40% rispetto all’attuale 22% del mix delle fonti di produzione».

Per questo il gruppo lavora a nuovi progetti nell’ambito dell’efficienza energetica e dei servizi ambientali. «Puntiamo a diventare il primo polo verde italiano. L’industria green offre infatti possibilità di crescita e sviluppo che oggi non hanno eguali, in particolare nel nostro Paese, nonostante i limiti dovuti alla mancanza di una politica nazionale coerente», afferma Neri.

Con la recente acquisizione della maggioranza delle azioni di Lucos Alternative Energies, TerniEnergia è entrata anche nel settore dell’effcienza energetica. Le potenzialità del comparto sono notevoli: secondo uno studio di settore gli investimenti in efficienza energetica raggiungeranno i 170 miliardi di dollari l’anno al 2020, con un rendimento interno dell’investimento pari a circa il 17%. Confindustria prevede nel 2010-2020 un impatto economico positivo sul sistema Italia pari a oltre 14 miliardi di euro, con oltre 130 miliardi di investimenti.

La società Terni Green ha poi conferma l’obiettivo della quotazione in Borsa nell segmento AIM entro il 2011. E a proposito di società quotate Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top ha presentato una ricerca sulla performance di Borsa delle aziende “Green”. «Il campione di aziende che operano nel settore “green” è ben rappresentato sul listino azionario italiano – spiega Anna Lambiase -, benché non esista in Italia un indice azionario specifico per le società così selezionate. Le 13 società “green” hanno mostrato nel 2010 solidi fondamentali e risultati in forte crescita, segnando un +35% nell’incremento dei ricavi rispetto a una media europea del +25% con un livello di occupazione che vede oltre 7.000 unità impiegate. Elevate prospettive di sviluppo e di internazionalizzazione del settore spiegano la forte presenza di investitori istituzionali nel capitale delle società, che ammontano a 74, prevalentemente stranieri (72%) per un valore complessivo dell’investimento di 111 milioni di euro, pari al 15% della capitalizzazione complessiva del campione italiano».


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