Mondo

L’America mette sotto accusa 5 farmaci killer

Sono ancora le statine le sostanze ritenute più pericolose

di Gabriella Meroni

Dagli Stati Uniti arriva un nuovo allarme sui farmaci anticolesterolo arriva. Non è solo la cerivastatina, cioè il Lipobay della Bayer ad avere provocato casi di rabdomiolisi nei pazienti, con molti successivi decessi, ma l?intera classe dei farmaci a base di statine. Secondo le cifre della Food and Drug Administration americana dall’ottobre 1997 al dicembre 2000, cerivastatina a parte, ci sono stati nei soli Stati Uniti almeno altri 385 casi di malattia, con 52 morti riferibili alle altre statine tuttora in circolazione, e quasi tutte in commercio anche in Italia. E cioè: simvastatina (prodotta da Zocor e Merck), atorvastatina (Lipitor, Pfizer), pravastatina (Pravachol, Bristol-Myers Squibb), lovastatina (Mevacor, Merck) e fluvastatina (Lescol, Novartis). E poiché già prima dell’ottobre ’97 alla Food and Drug Administration americana risultavano altri 29 casi di rabdomiolisi con esito mortale non dipendenti dalla cerivastatina, risulta che i decessi imputabili agli altri farmaci sono almeno 81. I dati sono contenuti in un esposto che una organizzazione dei consumatori americana, la ?Public Citizen?, ha rivolto ieri alla Food and Drug Aministration, sollecitandola ad intervenire presso tutte le case farmaceutiche, affinché modifichino le etichette sui prodotti contenenti statine, inserendo una ?black box? indicante i rischi cui i pazienti vanno incontro.


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