Welfare

In Sardegna 7 strutture su 12 non hanno un direttore

Previsti nuovi penitenziari ma nessun assunzione per gli amministratori

di Redazione

Sette carceri su dodici non hanno un direttore. Questa è la fotografia della situazione penitenziaria della Sardegna, quando Elisa Milanesi, vicedirettore del carcere cagliaritano di Buon Cammino diventa direttore di quella di Alghero. «La positiva notizia non cancella – sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione ”Socialismo Diritti Riforme” – una condizione insostenibile per le carceri sarde. Da diversi anni l’Amministrazione Penitenziaria infatti non assume direttori». Con la conseguenza che Gianfranco Pala, direttore della Casa Circondariale di Cagliari, quella che ospita un quarto delle persone private della liberta’ in Sardegna, regge anche quella di Iglesias, Pierluigi Farci, responsabile di Oristano, anche la colonia penale di ”Is Arenas”, Gabriella Incollu oltre all’Istituto di Nuoro dirige anche la colonia penale di ”Mamone” e Marco Porcu, titolare a Isili, deve curare anche Lanusei. Teresa Mascolo, oltre al ”San Sebastiano” di Sassari dirige anche Tempio Pausania.

‘«E’ paradossale inoltre – afferma la presidente di Sdr – che non sia stata prevista alcuna nuova assunzione di Direttori considerando che nell’isola sono in costruzione quattro nuove strutture penitenziarie. La costruzione delle ‘cattedrali di cemento’ con un numero di posti-letto che raddoppiera’ la presenza di persone detenute nel territorio (da circa 2.300 si passera’ a quasi 4 mila) dovra’ necessariamente prevedere la cessazione dello ‘scavalco’.

Caligaris spiega che non è possibile che un direttore debba reggere fino a quattro strutture, sottolineando come questa situazione porti gli amministratori dei penitenziari semplicemente a svolgere l’ordinaria amministrazione e «non certo un principio costituzionale quale deve essere la rieducazione e il reinserimento sociale dei detenuti a cui concorre pienamente anche il Direttore». E infine un auspicio. «Speriamo che il Ministro della Giustizia – conclude Caligaris – s’impegni almeno a garantire i necessari Direttori visto che non si intravede nessun serio atto per ridurre il numero dei detenuti, per rafforzare gli educatori e gli psicologi nonche’ per rendere meno pesante il lavoro degli Agenti di Polizia Penitenziaria»

 

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