Sostenibilità

Chiuso il Congresso Mondiale del Biologico

Cambiare per affrontare le sfide del futuro, questi gli obiettivi dell'Ifoam

di Redazione

Cambiare e adattarsi alle nuove sfide per continuare a crescere. Questi sono i propositi emersi dal Congresso Mondiale dell’Ifoam, il movimento mondiale che riunisce i sostenitori dell’agricoltura biologica, che si è appena a Namyangy, vicono a Seul in Corea del Sud.

Un incontro mondiale che ha messo in evidenza un movimento, quello del biologico, ormai presente in 5 continenti, con oltre 37 milioni di ettari di terreni coltivati bio e 1,6 milioni di produttori. Una realtà consolidata che secondo i relatori per continuare a espandersi ha bisogno di accettare le sfide dell’attualità come il cambiamento climatico, la scarsità di risorse primarie o la progressiva riduzione del numero di agricoltori.

“Il biologico giustamente si interroga su come aumentare la propria sostenibilità e rigenerare l’agricoltura – commenta Andrea Ferrante, presidente nazionale dell’AIAB, la sezione italiana della Ifoam -. Il Congresso Mondiale chiarisce che il bio, se vuole cambiare la società, deve cambiare lui stesso ed accettare le nuove sfide che gli si propongono non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Proprio su questo – conclude Ferrante – concentreremo la nostra attenzione nel Congresso nazionale di AIAB, che faremo a Milano dal 1°al 4 dicembre”.

Ferrante proprio in occasione del Congresso è stato confermato vicepresidente della Ifoam.

 


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