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Al via i pagamenti del 2009

Ma solo per cifre inferiori ai 500mila euro. Gli altri dovranno aspettare. Online, inoltre, gli elenchi definitivi

di Redazione

Eccoli gli elenchi definitivi per il 5 per mille 2009. E non è la sola notizia di oggi. Insieme ai nomi e cognomi di chi ha diritto a beneficiarne, sembra che il Ministero del Lavoro abbia dato il via libera alle liquidazioni. Sì, avete capito bene: stanno arrivando i soldi del 2009. Una certa cautela tuttavia è d’obbligo. Al Ministero, infatti, tutto tace e nessuno sa niente. O quasi.

Eppure carta canta: alcune associazioni hanno confermato di aver ricevuto l’obolo proprio in questi giorni. Se però nelle precedenti edizioni la precedenza era stata accordata alle prime classificate per importi ricevuti, questa volta i soldi sembrano siano stati distribuiti a macchia di leopardo. Emergency, Airc, Medici senza frontiere, Lega dal Filo d’Oro e Ail ad esempio – ovvero i big del 5 per mille della sezione onlus – non hanno ancora ricevuto nulla. Come mai? Una spiegazione ci sarebbe. In considerazione delle cifre dovute a queste realtà, Sacconi & Co attendono di recuperare le risorse necessarie. In altri termini mancano i soldi. Di conseguenza le prime 41 associazioni (il cui importo dovuto supera i 500mila euro) restano per ora in sospeso, in attesa di un’integrazione di cassa dal MEF (Ministero dell’Economia).

Ma veniamo alla seconda notizia, ai nuovi elenchi, quelli definitivi (scaricabili in allegato). Nessuna grossa sorpresa in realtà se non per le associazioni sportive dilettantistiche che passano da 4172 a 4396 (+224), per un totale di 445mila euro in più. Per il resto l’elenco delle onlus è stato aggiornato e contiene l’inserimento di alcune non profit escluse in un primo momento per ragioni burocratiche come Ascoser Cooperativa Sociale a.r.l. Onlus, Associazione dilettantistica Polisportiva Sacro Cuore Lambrate, Associazione “Amici degli animali”, Comitato per il Centro Sociale, Confraternita di misericordia di Petrella Tifernina e Don Bosco oggi.

Oltre alla modifica di 7 comuni, assegnati in un primo momento alla Regione Marche e successivamente alla Regione Emilia Romagna, l’elenco degli Enti di ricerca scientifica è stato integrato con l’inserimento della Fondazione “Giuseppe Di Vagno” e della Fondazione Internazionale Nova Spes. Mentre l’ultimo, l’elenco degli enti di ricerca sanitaria, non ha subito alcuna modifica rispetto a quello pubblicato il 28 febbraio scorso.

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