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Meeting, Borgomeo: partenariato per non profit Sud

Secondo l'amministratore di Sviluppo Italia, che ha presentato il libro di Emanuele, il Mezzogiorno non deve importare modelli sociali dal Nord, ma trovare partner per svilupparsi

di Giampaolo Cerri

Il libro si chiama “Il non profit strumento di sviluppo economico e sociale”. L’autore è Emmanuele Emmanuele, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, una delle più ricche e potenti d’Italia. In una saletta del Meeting però è stato Carlo Borgomeo, amministratore delegato di Sviluppo italia, ha presentare oggi il volume. Secondo Borgomeo il libro offre “una lettura normativa che evidenzia il disordinato sovrapporsi di due culture diverse, quella della deroga (quasi il Terzo settore fosse una serie B sulla quale farce eccezioni) e quella della legislazione ad hoc, una sorta di legislazione da riserva indiana”. Per Borgomeo “vanno superate entrambe le culture perché occorre un quadro norametivo più strutturato e meno episodico”. L’amministratore di Sviluppo Italia, ricordando il recente censimento Istat sul non profit, ha poi osservato che il Terzo settore italiano “pesa meno, in percentuale, dei non profit di altri paesi europei; i numeri, inoltre, presentano l’evidente ritardo del nostro sud”. Per il Mezzogiorno “il problema non è esportare al sud modelli già affermati al nord ma sviluppare esperienze di parteniarato”. Emmanuele Emanuele ha ricordato invece “che il non profit non è nato in Inghilterra ma in Italia, quando le confraternite hanno aperto i loro ospedali e quando gli studenti hanno inventato le Università”. Secondo il banchiere “il non profiti è un’impresa economica e socila che produce utile da reinvestire: il beneficium viene rimesso nelle comunità come biblioteca sempre più grande per l’università o ospedale sempre più accogliente per la confraternita”.


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