Politica

Formigoni: «E ora una manovra per la crescita»

Serve attenzione per le famiglie e le Pmi

di Maurizio Regosa

È da giorni che si rincorrono le voci. Dopo quella appena approvata dal Parlamento, servirà un’altra manovra si dice da più parti. Ci pensa Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, a dettarne ne condizioni: sia «destinata alla crescita e allo sviluppo». Una convinzione che il governatore ha ribadito oggi chiedendo l’impegno del Governo per avviare una nuova fase costruttiva puntando su Pmi e famiglie. «Per rilanciare l’economia italiana» – ha spiegato – «Penso a due punti di attenzione: le piccole e medie imprese da una parte e le famiglie dall’altra. Sono le colonne portanti dell’Italia e anche i punti più deboli. E abbiamo il dovere morale di dare loro una mano. Mi aspetto dal Governo, con grande forza, decisioni in questa direzione. Le Regioni aiuteranno questi piani, ma è l’Esecutivo che deve battere il colpo». Per quanto riguarda le critiche (molto serrate) espresse anche in queste ore da Confindustria (in particolare da Emma Marcegaglia che ha parlato di manovra «depressiva»), Formigoni ha notato che «è necessario mettere questo aspetto nel mirino del Governo»: «dobbiamo da una parte trovare i fondi che sono stati tagliati a capitoli, come i trasporti e il sociale. Ho già parlato su questo fronte con il Governo. I presidenti di Regione hanno fatto presente questa necessità, e il Governo ci ha risposto impegnandosi a dar vita a un tavolo per il reperimento di queste risorse, perché nessuno può pensare di fermare i treni e gli autobus, né diminuire le spese per il sociale destinate alle fasce più deboli della popolazione».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.