Welfare

Bettoni (Anmil): Tragedia frutto di una prevenzione ancora insufficiente

“C’è bisogno di un impegno concreto e comune dove la cultura della prevenzione possa mettere le nostre vite al riparo da danni e tragedie irreversibili”

di Redazione

“Questa tragedia ha l’amaro sapore di un problema che sembra non risolversi. Sei morti in un giorno bastano a far crescere percentuali statiche che non guardano al dolore né di chi resta a piangere le vittime né di chi sente il peso di una guerra in cui nessuno può chiamarsi fuori ma che ci vede rivivere ogni volta una dramma che abbiamo già vissuto”. E’ questo il commento del Presidente dell’ANMIL Franco Bettoni nell’apprendere la notizia del più grave incidente sul lavoro che dall’incendio alla Thyssen sia accaduto in un unico ambiente di lavoro.
“In quell’azienda sono morti il titolare e i suoi figli e per questo sembra ancora più difficile credere che non abbiano pensato a proteggersi. Per questo tipo di lavorazioni estremamente rischiose la stretta osservanza delle norme di prevenzione è l’unico modo per salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori. E se qualcosa sfugge, per quanto piccola sia, è solo il caso a determinare il numero delle vittime – aggiunge il Presidente Bettoni – ed ora saranno le perizie sull’accaduto a dirci il perché e a darci una lezione di sicurezza che tutti avremmo voluto evitare”.
Dal sito dell’azienda abbiamo letto che le radici di questa famiglia affondano in una passione che inizia nel lontano 1812 e “l’Arte Pirotecnica è stata lo scopo principale della Famiglia Cancelli. I progenitori, degli attuali artigiani dei fuochi artificiali, hanno studiato, provato, praticato, modificato ed inventato miscele pirotecniche che hanno portato alla definizione di composizioni, di colori ed effetti sonori rilevanti… La maggiore soddisfazione per i Sigg. Cancelli è riscontrare, nelle folle che assistono ai loro spettacoli, atteggiamenti e parole di ammirazione che spesse volte si trasformano in richieste per la continuazione di un’arte che va via via scomparendo”.
“Sono parole che parlano di esperienza, di passione per un lavoro su cui si investe in ricerca – commenta il Presidente dell’ANMIL – per questo non possiamo credere che manchi la consapevolezza del pericolo di questa lavorazione, eppure questo incidente dimostra che tutto questo non basta. C’è bisogno di un impegno concreto e comune dove la cultura della prevenzione possa mettere le nostre vite al riparo da danni e tragedie irreversibili”.
“Alla famiglia Cancelli va tutto il nostro sostegno – afferma il Presidente Bettoni – e proprio nella nostra sede di Frosinone l’ex Presidente provinciale Raniero Belli è stato vittima di un gravissimo incidente in una fabbrica di fuochi d’artificio. Per questo la nostra sede vuole essere per i familiari di questi lavoratori ancor più un punto di riferimento e se necessario, attraverso la Fondazione ANMIL Sosteniamoli subito, potremo offrire un aiuto concreto”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.