Cultura

La Corte europea di Giustizia da torto alla Francia

L'Europa condanna la decisione di vietare la coltivazione del mais MON8100

di Redazione

La Francia sugli Ogm ha sbagliato. Oggi la Corte europea di Giustizia ha dato torto al paese transalpino sul divieto di coltivazione del mais MON810 che era stato vietato nel 2010. E non solo in Francia. Coltivare quella pianta Ogm era vietato in altri sei paesi (Germania, Ungheria, Grecia, Lussemburgo, Austria e Bulgaria).

La sentenza nasce dal ricorso della Monsanto e di altre produttrici di Ogm contro il governo Francese che secondo i giudici della Corte con sede in Lussemburgo avrebbe preso di sua iniziativa una clausola di salvaguardia senza rispettare tutte le condizioni della normativa europea.

Infatti è possibile prendere una misura di salvaguardia contro gli Ogm solo se è provato un scientificamente l’impatto negativo sulla salute e sull’ambiente.

“Le valutazioni della Corte si basano su obiezioni formali che non modificano il fatto che la Francia e gli altri sei Stati europei che stanno vietando la coltivazione del MON810 – scrive Greenpeace in un comunicato – hanno il diritto legale di farlo, sulla base delle preoccupazioni di carattere scientifico in merito alla sicurezza di questo Ogm. Per questo invitiamo la Francia a perfezionare i tecnicismi del bando il prima possibile” afferma Federica Ferrario, responsabile campagna ogm di Greenpeace.

Esultano invece i favorevoli agli Ogm, «La Corte europea di giustizia- Carel du Marchie Sarvaas, direttore di EuropaBio, associazione delle bioindustrie europee- ha emesso un verdetto chiaro: gli Stati dell’Ue non possono proibire le coltivazioni Ogm basandosi sui miti o sui “sentito dire”», dice du Marchie Sarvaas. «Gli scienziati europei hanno dimostrato più volte che le coltivazioni Ogm non rappresentano alcun pericolo per la salute e l’ambiente».

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