Economia

Banca etica si schiera contro i tagli

Il presidente Ugo Biggeri: «un vergognoso attacco ai cittadini più fragili»

di Redazione

Seccamente contraria Banca popolare Etica, il primo istituto di credito italiano interamente dedito alla finanza etica, alla misura inserita nella manovra economica all’esame del Parlamento che prevede un sensibile peggioramento del regime fiscale per le cooperative.

“Se la misura sara’ approvata -ha detto il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri- ancora una volta assisteremo a un vergognoso attacco ai cittadini piu’ fragili di questo Paese e a quelle imprese sociali che anche durante la crisi hanno dimostrato capacita’ di tenuta aumentando servizi e posti di lavoro”.

“Il regime fiscale previsto per le imprese cooperative -continua Biggeri- e’ stato peggiorato piu’ volte nel corso degli ultimi 15 anni e nonostante questo le cooperative sono cresciute con successo nello sviluppo di un’economia mutualistica, radicalmente diversa da quella che ci ha portato a questa crisi. Eppure il Governo Italiano continua a dimostrarsi timido nell’aggredire il motore finanziario della crisi e quindi a presentare il conto a speculatori, grandi evasori fiscali, grandi patrimoni,mentre alza un pugno di ferro contro le imprese sociali e i cittadini piu’ fragili che usufruiscono dei loro servizi”.

Per l’istituto di credito, infine, “l’obbligo di risanare i conti dello Stato va perseguito attraverso misure socialmente eque”. Per questo Banca Etica, insieme alle reti civili e sociali italiane, propone ad esempio la tassazione delle transazioni finanziarie, l’abolizione dei paradisi fiscali, la riduzione delle spese militari, l’introduzione di una tassa patrimoniale a carico del 20% della popolazione piu’ abbiente e altre misure condivise nell’Appello per la riforma dei mercati finanziari presentato a Terrafutura nel 2009 e aggiornato nel 2011″.


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