Politica

Le mani in tasca agli immigrati

La Lega Nord al Senato presenta due emendamenti per tassare le rimesse di denaro all’estero e richiedere una garanzia sull’Iva

di Redazione

La Lega Nord prova ancora a mettere le mani in tasca agli immigrati con due emendamenti alla manovra economica in discussione al Senato. Il primo, presentato dai senatori Vaccari e Garavaglia, prevede l’introduzione di una «imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso gli istituti bancari, le agenzie di “money transfer” ed altri agenti in attività finanziaria». L’imposta equivarrebbe al 2% per cento dell’importo trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo pari a 3 euro.

Sono esentati però i trasferimenti effettuati da soggetti muniti di matricola INPS e codice fiscale, quindi la nuova tassa non riguarderebbe i lavoratori regolari, che sono necessariamente iscritti all’istituto nazionale di previdenza sociale e riescono a mettersi in tasca il codice fiscale anche prima del permesso di soggiorno. Sembra così che l’emendamento intenda tassare solo le rimesse dei clandestini. Peccato che da oltre due anni i clandestini non possano più spedire soldi a casa in virtù della legge sulla sicurezza del 2009, fiore all’occhiello del ministro Roberto Maroni, che obbliga gli operatori di money transfer a chiedere ai clienti il permesso di soggiorno.

Un altro emendamento presentato dal Carroccio obbligherebbe gli immigrati che si mettono in proprio a dare più garanzie rispetto a quelle richieste agli italiani. In particolare, «all’atto dell’apertura della partita Iva, da parte di una società o cittadino extra Ue, al fine di garantire gli eventuali versamenti di imposte e contributi dovuti nell’esercizio dell’attività, deve essere depositata una garanzia fidejussoria bancaria o assicurativa a favore dell’Agenzia delle Entrate, per un importo non inferiore a 3 mila euro». La garanzia, «sarà restituita all’atto della cessazione dell’attività e una volta eseguiti tutti i versamenti fiscali e contributivi dovuti dalla società o dalla persona fisica straniera».

 


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