Non profit
«Il taglio ai comuni è una minaccia al Welfare»
Lo ha detto il presidente Andrea Olivero commentando la manovra in discussione in Parlamento
di Redazione
“I tagli agli enti enti locali sono il punto piu’ pericoloso della manovra perche’ ancora una volta si colpisce l’amministrazione locale, in questi ultimi anni gia’ messa piu’ volte sotto pressione, e che ha oggi in larga misura la responsabilita’ del welfare locale , soprattutto sulla parte assistenziale. Calcolando che questo si aggiunge al taglio completo dei fondi speciali per le politiche sociali, per la famiglia, la non autosufficienza, e calcolando che nella manovra precedente e’ stata fatta una delega per la riforma socio-assistenziale in cui si prevede (a detta del ministro) di risparmiare 20 miliardi di euro, tutto questo distrugge il sistema socio-assistenziale italiano e crea una condizione insostenibile per la coesione sociale del Paese”.
Lo dice a LABITALIA Andrea Olivero presidente delle Acli, commentando la manovra in discussione in Parlamento. “Il colpire i Comuni e’ l’ultimo elemento di una catena, ma ci pare insostenibile”, dice Olivero precisando che le Acli non sono “sostenitori del vecchio modello di welfare”. “Siamo stati quelli che per primi hanno chiesto di combattere lo statalismo e gli sprechi -aggiunge Olivero- cioe’ le modalita’ troppo rigide nei rapporti tra cittadino e Stato, abbiamo chiesto piu’ sussidiarieta’, piu’ flessibilita’, penso alla legge 328 del 2000 quando si chiedeva una pianificazione sociale con i soggetti”.
“Ma, attenzione -avverte il presidente delle Acli- le riforme sono una cosa, lo smantellamento e’ un altro. Se si pensa di far cassa sulla non autosufficienza o sull’invalidita’, noi crediamo che si faccia molto male. Ma questo non vuol dire colpire i falsi invalidi piuttosto che repsonsabilizzare le persone, ma vuol dire anche che la nostra coesione sociale si basa su un welfare universalistico”.
E’ proprio questo welfare universalistico “un grande valore della nostra societa’ -aggiunge Olivero- che rischiamo di liquidare sotto la spinta di una speculazione fiannziaria che e’ stata quella che fin dall’inizio ha generato questa situazione perversa”. Insomma, conclude Olivero “il pericolo e’ quello di pagare una bolletta salatissima proprio a quelli che ci hanno massacrato”.
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