Non profit
Sacconi, le pensioni sono sostenibili
Il ministro del Welfare al Meeting di Rimini parla del sistema pensionistico
di Redazione
«Le pensioni sono state totalmente riformate e ora sono sostenibili». Lo ribadisce il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nel corso della conferenza al Meeting di Rimini. «L’unico punto che si può discutere, confrontandoci con il sindacato riformista – aggiunge Sacconi, intendendo con quel termine la Cisl, la Uil, l’Ugl e altre organizzazioni sindacali minori- può riguardare i tempi di entrata in vigore di una riforma già fatta e anticipata dal 2020 al 2016».
Sacconi tiene però a sottolineare che «dietro le norme, ci sono le persone con la loro carne e il loro spirito e dunque oltre a pensare alla sostenibilità finanziaria bisogna preoccuparsi anche della sostenibilità sociale», è l’osservazione che il ministro invia «a chi solleva il problema: da destra, da sinistra, dal centro, dal Monte e dallo Zemolo…», con un chiaro riferimento al presidente della Ferrari.
Il ministro del Welfare tiene a ribadire che «il sistema nel medio e lungo termine è sostenibilissimo. Anzi, non c’è un sistema che sia più sostenibile del nostro in tutta Europa: abbiamo fatto quel che si doveva fare, riparando alla disastrosa e antistorica controriforma di Prodi, colpevolmente decisa appena tre anni e mezzo fa, con un abbassamento dell’età pensionabile che ci è costata 10 mld di euro».
Rivendica Sacconi: «Siamo stati noi, successivamente a quella controriforma ad aver fatto entrare in vigore i coefficienti relativi all’aspettativa di vita, a collegare ad essa l’età di pensione, a portare le finestre pensionistiche mobili a un anno, a portare a 65 anni l’età di pensione per le donne come richiesto dalla Ue e a predisporre la parificazione tra uomo e donna a 67 anni; il tutto senza che, all’infuori della Cgil il sindacato abbia proclamato una sola ora di sciopero».
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