Welfare

Shengen, tornano i controlli alle frontiere

In vista alcune modifiche al trattato UE

di Redazione

Schengen, indietro tutta? A metà settembre potrebbe esserci una revisione del trattato di Schengen, che dal 1985 (ma con attuazione dal 1995) regolamenta la libera circolazione per i cittadini degli Stati firmatari ed elimina i controlli alle frontiere. Le modifiche in vista vanno verso regole più stringenti, a cominciare dalla possibilità di reintrodurre, seppur per periodi limitati, i controlli alle frontiere all’interno dell’Ue, pur chiedendo apposita autorizzazione a Bruxelles.

L’ipotesi sarebbe contenuta in una bozza delle proposte che la Commissione Ue dovra’ presentare a settembre, secondo quanto riferito dal “Financial Times”. Secondo il quotidiano britannico, i paesi Ue che volessero reintrodurre i controlli alle frontiere interne, dovranno chiedere il permesso all’esecutivo di Bruxelles per ogni periodo superiore ai cinque giorni. In ogni caso la verifica dei passaporti tra uno statto membro e l’altro, riferisce il Ft, non potrebbe superare i sei mesi complessivi mentre ogni 30 giorni dovrebbero essere effettuati controlli di valutazione delle misure in vigore.

A dare evidenza alla necessità di definire più chiaramente i casi in un cui un paese Ue possa o meno reintrodurre i controlli alle frontiere è stata, la primavera scorsa, la vicenda scoppiata a Ventimiglia, che ha visto protagoniste Italia e Francia, con la controversia sugli immigrati tunisini sbarcati a Lampedusa, a cui il governo italiano aveva concesso documenti e titoli di viaggio e che la Francia invece non voleva fare entrare sul proprio territorio.

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