Politica

Il sindaco Renzi striglia i dipendenti-Fantozzi

I sindacati insorgono dopo la proposta di identficare quelli che si mettono in coda per uscire prima dell’orario di chiusura di Palazzo Vecchio

di Redazione

I dirigenti del Comune di Firenze identificheranno i dipendenti “Fantozzi”, che sono in coda in attesa di timbrare il cartellino. Lo ha annunciato il sindaco Matteo Renzi. «È imbarazzante – ha affermato Renzi – che all’uscita di Palazzo Vecchio, e mi dicono sia prassi consolidata anche altrove, dieci minuti prima delle 14 ci siano 15-20 persone che stanno in coda, in attesa dell’ora X di fronte a Sua maestà il badge. Facendo così si certificano tutti i luoghi comuni sul dipendente pubblico».

Renzi avanza anche una proposta per eliminare questo problema: «Ho chiesto ieri in Giunta ai miei dirigenti di identificare chi si oppone alle regole; la responsabilità è personale e ho chiesto che i dirigenti prendano i provvedimenti necessari». Alla domanda sul ruolo del sindacato Renzi si chiede ironicamente: «I sindacati sono l’istituzione più lontana dai giovani? Se la giocano coi partiti, a pari merito. Ma mentre la politica – ha sottolineato il sindaco di Firenze – sta cercando di recuperare un tasso di partecipazione giovanile, per il sindacato è più difficile».

Ieri pomeriggio, il sindaco ha scritto una lettera ai suoi dipendenti, per spiegare i motivi delle sue affermazioni, ribadendo che «non mi sembra un gesto bello – sottolinea Renzi – che verso le 13.45-13.50 in alcuni uffici del Comune si formi una piccola coda di persone in attesa di strisciare l’uscita e andarsene». «Considero questa scenetta – aggiunge – un simbolo di quello che non si deve fare: diamo infatti l’impressione di considerare il lavoro come una prigione dalla quale evadere prima possibile. Ma chi si mette in coda un quarto d’ora prima per scappare getta un’ombra su tutti i dipendenti pubblici. Fa passare in secondo piano la dedizione quotidiana di chi crede in quello che fa».

Dai sindacati sono arrivate critiche. “Non faccia il populista”, gli ha detto ieri il leader della Cisl, Raffaele Bonanni. «Un’offesa gratuita” ai dipendenti comunali, accusano Daniele Giordano, segretario nazionale Fp-Cgil e Antonio Lazzaro, segretario Fp-Cgil della Toscana, che si dicono comunque “disponibili” a un confronto sulla “modernizzazione della pubblica amministrazione”, ma anche “sui costi del suo staff”. Critici anche i gruppi consiliari della sinistra fiorentina e i partiti alleati, come Sel, i cui dirigenti si dicono “allibiti e sconcertati”. Mentre il Pdl, per bocca del deputato e coordinatore fiorentino Gabriele Toccafondi, ironizza: “Si crede il mega direttore galattico”.

 

 


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