Welfare

Accordo Italia – Albania su migrazione

Tra le novità programmi di formazione linguistica e qualificazione professionale

di Redazione

Al via l’accordo tra Italia e Albania che “rafforza e sviluppa” la precedente intesa in materia di migrazione per motivi di lavoro, sottoscritta nel 2008. L’intesa è stata siglata dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e il titolare del dicastero del Lavoro, dell’Albania, Spiro Ksera.

In particolare, si spiega in una nota, sono state introdotte «innovazioni significative volte, da un lato, a dare una risposta al forte impatto economico e sociale dell’emigrazione albanese, attraverso meccanismi di “migrazione circolare”, e, dall’altro, a indirizzare il fenomeno migratorio con programmi di formazione linguistica e qualificazione professionale e con meccanismi di selezione della manodopera moldava che desidera emigrare».

Con l’accordo sottoscritto, si spiega nella nota, si ribadisce l’importanza della predisposizione, da parte delle autorità albanesi, di liste di cittadini interessati a lavorare in Italia, sulla base dei fabbisogni espressi dal mercato del lavoro italiano e dei criteri indicati dal ministero del Lavoro.

La predisposizione di liste di candidati all’emigrazione, sulla base di criteri condivisi, rappresenta, nell’ambito delle modalità di incontro tra domanda e offerta di manodopera straniera, «un importante strumento che consente di riconoscere alle autorità albanesi un ruolo significativo nella definizione dell’offerta di lavoro e nella gestione dei flussi di ingresso», si sottolinea.

Un’ulteriore innovazione, si afferma nel comunicato, è rappresentata dall’istituzione di un ufficio locale di coordinamento del ministero a Tirana che sosterrà le attività di selezione e reclutamento di lavoratori albanesi e gli interventi di cooperazione formativa, promuovendo le reti delle imprese e degli operatori italiani responsabili dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. L’ufficio opererà sotto l’egida dell’ambasciata italiana sul posto.

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