Cultura

Caro Volontario ti scrivo…

Al via l'edizione 2011 del "Festival delle lettere", evento organizzato dall’associazione “365 gradi”

di Redazione

«Caro Festival, mi dimetto. Dall’Italia, dal mio condominio, dal mio ruolo di nonna». Sono già centinaia le missive, rigorosamente scritte a mano, imbustate e affrancate, con cui gli italiani hanno rassegnato le loro dimissioni. Destinatario: il Festival delle Lettere, l’evento organizzato per il settimo anno dall’associazione “365 gradi” che per l’edizione 2011 ha scelto proprio questo tema chiave: le dimissioni.

Dal 2005 ad oggi sono state inviate circa 12mila lettere, per una rassegna unica nel suo genere: «Le nostre star sono le persone comuni; da noi chiunque può arrivare al centro della scena», dice il direttore artistico Matteo Corbani. Per partecipare al concorso basta avere a disposizione carta, penna e francobollo, e inviare la propria missiva al festival entro il 30 giugno: i vincitori scelti dalla giuria saranno premiati il 9 ottobre al Teatro Dal Verme di Milano.

«Chi ci ha scritto finora non ha inteso le dimissioni soltanto come l’atto con cui si rescinde un contratto», spiega Corbani. «I nostri “mittenti” hanno fantasia, già in passato hanno dato ai termini nuove interpretazioni semantiche, fantasiose e non banali».

Una fantasia che emerge, ancora più dirompente, dalle “Lettere a un volontario” la speciale sezione fuori concorso – realizzata in collaborazione con Vita – che dallo scorso anno porta all’interno del Festival le tante voci del non profit. «È forse la sezione che suscita più emozioni», ammette Corbani: «L’esperimento dello scorso anno, indicare come destinatario “il volontario”, ha aperto un mondo di pensieri e riflessioni interessantissime. Le lettere che riceviamo confermano che chi mette a disposizione le proprie energie e il proprio tempo per gli altri suscita attesa, interesse, produce testi molto stimolanti». Per esempio, proprio gli scritti che arrivano per questa sezione «ci hanno spiegato che quando si dona qualcosa non capisci mai se sei tu a dare o a ricevere».

Ora, per conservare le migliaia di epistole arrivate in questi anni, si pensa a una vera e propria “Casa delle lettere”: «Stiamo cercando il luogo più adatto per conservare il nostro tesoro», dice Corbani. Intanto, i messaggi viaggiano anche sul “Tram delle lettere”, che nei giorni precedenti al festival attraversa tutta Milano.

Ma chi sono gli autori dei testi che ogni anno vengono spediti al Festival? «Si va dalla signora 98enne che ci scrive ogni anno dalle Marche ai bambini di 4 anni», risponde Corbani, «anche se per i piccini sarà difficile parlare di dimissioni…».

Sito del Festival: http://www.festivaldellelettere.it/

Lettera a un volontario: http://www.festivaldellelettere.it/?page_id=631

Per inviare la lettera: http://www.festivaldellelettere.it/?page_id=122

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