Politica

Le caserme risparmiano col fotovoltaico

La Russa: «Dobbiamo tagliare icosti e produrre ricavi». La s.p.a. del ministero venderà anche abbigliamento e meteo

di Redazione

I pannelli solari per produrre energia arrivano sui tetti delle caserme italiane. Sessantaquattro le strutture già individuate e censite: da loro parte la sfida energetica del ministero della Difesa. «L’obiettivo è l’autosufficienza energetica delle forze armate. Oggi spendiamo tra i 120 e i 140 milioni di euro l’anno solo per l’energia. Puntiamo ad azzerare questi costi in tempi brevi, a tutto vantaggio del bilancio della Difesa e delle casse dello Stato», ha spiegato il ministro Ignazio La Russa, oggi alla firma della prima convenzione attuativa tra il ministero e Difesa Servizi Spa.

Il ministero, in tempi di vacche magre, cerca di far quadrare i conti attraverso Difesa Servizi Spa, la società di cui è unico azionista. «In tempo di crisi credo che il modo migliorare per sopperire ai tagli sia giocare di anticipo, cercando di ridurre i costi e pensando a modi per produrre ricavi». Il primo passo della Spa targata Difesa passa delle energie rinnovabili, «ma abbiamo già in porto altre due convenzioni», assicura il presidente del cda, il Generale Armando Novelli.

I prossimi passi, in particolare, riguarderanno i servizi per le previsioni meteo dell’Aeronautica Militare per la Rai e gli altri canali tv nazionali. Non saranno più gratis, dunque, «ma ne assumeremo noi la responsabilità», precisa Novelli. L’altra riguarda i marchi storici della Difesa, dunque Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri «di cui diventeremo i broker». In altre parole, potranno essere venduti come brand per produrre t-shirt, pantaloni, accessori, ceduti al miglior offerente su piazza. T

ornando alla prima partita che la Spa intende giocare, quella del fotovoltaico, «non è stato ancora deciso – precisa il ministro – se verranno fatte gare o ci si rivolgerà direttamente a un’azienda che opera sul mercato». In tal caso, «un partner credibile – riconosce Novelli – sarebbe senz’altro Terna». Ma il settore su cui la Spa può operare più in generale «è vastissimo – sottolinea Novelli – e tantissimi sono gli obiettivi che intendiamo porci, sfruttando al meglio anche gli immobili di cui le forze armate dispongono». Per evitare che la società venga tacciata di opacità, «costituiremo un comitato consuntivo che includerà, oltre ai vertici militari – precisa La Russa – due sottosegretari e parlamentari di maggioranza e opposizione». Il comitato «sarà a costo zero, naturalmente – assicura – e avrà l’obiettivo di dare la massima trasparenza alla gestione della Spa», società che mira dunque a «produrre risparmi e creare valore. I tagli sono indispensabili, quindi non possono vederci contrari. Ma in tempi di crisi è giusto ingegnarsi», conclude il ministro.


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