Volontariato

Da domani task force del Codacons anti-fregature

Dal 2 luglio saldi in tutta Italia, alcuni suggerimenti per evitare brogli e raggiri

di Redazione

Il Codacons, al grido di «saldi reali no fregature», sguinzaglia veri e propri 007 per le vie dello shopping con l’obiettivo di stanare brogli e raggiri in occasione dei saldi che, in tutta Italia, prendono il via domani. A fare gli 007 sono centinaia di soci dell’associazione che hanno ottenuto la qualifica «ma tutti i cittadini – raccomandano dal Codacons – da domani saranno potenziali ispettori: l’importante è tenere alta la guardia e segnalare».

«Abbiamo deciso anche quest’anno – spiega all’Adnkronos Francesco Tanasi, segretario nazionale dell’associazione e promotore dell’iniziativa – di istituire una task force di ispettori Codacons che, nei giorni dei saldi, si mischieranno ai cittadini in cerca di occasioni e buoni affari, osservando la situazione. Lo scopo è quello di evitare le solite fregature legate ai saldi, tipo fondi di magazzino venduti come resti di stagione o falsi sconti applicati a prezzi di base maggiorati, e aiutare i consumatori nei propri acquisti».

Nel caso si dovessero imbattere nel raggiro, gli 007 del Codacons si appelleranno all’intervento delle forze dell’ordine chiedendo multe per i negozianti “furbett”. O al Comune, dove è compito dell’ufficio del commercio intervenire in casi di questo tipo.

Ma al di là degli 007, Tanasi ha realizzato un decalogo di consigli per acquistare in tutta sicurezza durante i saldi.

IL primo è quello ovviamente di conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del codice civile, di denunciare ”i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il decreto legislativo n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ”al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.

Ecco di seguito gli altri suggerimenti:
Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.
Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla nuova. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Infine, per evitare raggiri la prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
Alla fine, se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Comune o ai Vigili Urbani, o al Codacons.


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