Welfare

Regione e Sant’Egidio insieme per un Osservatorio

Sarà costituito in via sperimentale per studiare politiche di contrasto all'esclusione. Protocollo siglato da Impagliazzo e Polverini

di Redazione

Siglato oggi dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo e il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, un protocollo d’intesa per la costituzione di un Osservatorio sperimentale regionale per lo studio e lo sviluppo di politiche di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

La Regione Lazio sta cambiando – ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio – e questo processo interessa anche i poveri: un quinto della popolazione della regione è composta di anziani ultrasessantacinquenni. Gli immigrati sono tra i 500 e i 600mila, tra cui numerosissimi bambini. Il 10% dei nuovi nati nella Regione sono figli di immigrati. Sono Immigrati che lavorano, che si distinguono per la loro forte imprenditorialità e, con la popolazione anziana in crescita, segneranno il futuro di questo territorio. La Comunità di Sant’Egidio, ha aggiunto Impagliazzo, è presente nella Regione Lazio da più di 40 anni ed ha dato vita ad esperienze e programmi di vicinanza e di aiuto concreto per lottare contro la povertà, a favore dei poveri e non contro di essi.

Grazie alla reale collaborazione con la Regione Lazio ad esempio sono oggi 4.500 gli anziani ultrasettantacinquenni che vengono monitorati attivamente a Roma contro i rischi dell’isolamento sociale. «Con questo protocollo – ha spiegato Renata Polverini – vogliamo proseguire il lavoro iniziato dalla nuova giunta nei confronti dei più deboli ma vogliamo anche aggiungere qualcosa in più. Con l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro a fianco delle persone bisognose, la Comunità di Sant’Egidio rappresenta infatti un valore aggiunto, segno che la Regione Lazio vuole cambiare marcia e che lo vuole fare collaborando con le realtà direttamente impegnate sul campo».

Nel Protocollo di Intesa si nota che la Comunità di Sant’Egidio ha condotto “importanti sperimentazioni e acquisito conoscenze di dimostrata validità ed efficacia nelle aree del disagio e dell’esclusione sociale, con particolare riguardo a: persone anziane, persone senza dimora, cittadini Rom e Sinti, le persone con disabilità, cittadini stranieri, popolazioni dei Paesi in via di sviluppo colpite da grandi calamità e pandemie, acquisendo in tali ambiti una grande esperienza a livello regionale, nazionale e internazionale, anche attraverso l’attivazione di importanti azioni finalizzate al contrasto alla povertà, coniugata con l’individuazione di nuovi modelli di intervento”.

L’Osservatorio cui si darà vita da oggi offrirà nuovi elementi di riflessione e di comprensione, cui dovranno seguire programmi ed iniziative efficaci a favore di chi nel Lazio non ce la fa.

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