Cultura

“Il futuro visto da qui” vince Bellaria Film Festival

E' un radiodoc di Docusound, il portale radio ideato dal Consiglio Piemontese dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

di Redazione

“Il Futuro visto da qui” di Matteo Bellizzi, prodotto da Docusound ha vinto il premio per il miglior radiodoc al Bellaria Film Festival 2011. Il lavoro è stato giudicato «un audiodocumentario che attraverso l’autenticità dei suoni e delle voci ci porta dentro una storia superando la distanza del tempo e dello spazio».

Docusound è un sito web www.docusound.it che racconta “la realtà dal punto di vista del suono”. Ideato dalla casa di produzione torinese Doc in Progress e sviluppato in collaborazione con il Consiglio Regionale Piemontese dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti e l’agenzia creativa Adfarmandchicas, si pone come un’interessante novità nel panorama della comunicazione on line.

Docusound è un contenitore di racconti e di approfondimenti sulle storie che ci circondano e che, facendo a meno delle immagini, riporta al centro la dimensione sonora e l’ascolto.

Gli “articoli” sono storie fatte esclusivamente di voci e suoni, un palinsesto senza limiti di argomenti e stili, per cui l’assenza di immagini è una conquista, e non una perdita: “in un’epoca iper-visiva” – si legge sul sito – che vuole vedere tutto, torniamo al suono per recuperare sostanza”.

Docusound non è solo una raccolta di documentari, è uno spazio di condivisione e di riflessione sul ruolo dell’ascolto nella nostra società: due sezioni importanti del sito sono dedicate al blog e ai Docusound Lab, veri e propri workshop per imparare a raccontare storie con il microfono; il Docusound Lab offre l’occasione a vedenti e non vedenti di partecipare insieme al racconto della realtà, negli incontri/lezione chiunque può imparare la tecnica dell’audio-racconto e realizzare prodotti che è poi possibile ascoltare sul sito.

«Lo scopo è quello di rileggere la realtà da un’altra prospettiva – dicono gli ideatori – ogni storia può essere raccontata dal punto di vista del suono, l’importante è stabilire un contatto diverso con il pubblico che dovrà ritrovare la pazienza di seguire le storie tenendo magari gli occhi chiusi: i nostri documentari inoltre, a differenza di quelli video, si possono seguire anche mentre si fa altro».

«Per l’Unione Ciechi Piemonte questa è l’occasione per proporsi come produttori di contenuto e non solo fruitori, se togliamo le immagini anche un non vedente può diventare un autore di documentary – sostengono i rappresentanti dell’Unione- . È un cambio di prospettiva epocale e Docusound è uno strumento prezioso per portare la cultura dell’audio ad un pubblico ampio, sia per far ascoltare sia per insegnare a raccontare. Per questo il Docusound Lab è un’occasione di scambio nella quale crediamo molto».

Docusound è un format in espansione. Ogni mese nuovi racconti e iniziative in un movimento che coinvolge anche gli utenti: è partita, infatti, la prima CACCIA DEI SUONI D’ITALIA, una raccolta di “cartoline sonore” inviate dagli utenti con lo scopo di recuperare il suono delle città, delle piazze, dei mercati (la prima cartolina sul sito è dedicata proprio a quello di Porta Palazzo a Torino) perchè i luoghi, oltre ad avere un’anima, hanno soprattutto una voce.

Chi volesse partecipare può contattare: info@docusound.it

info: www.uicpiemonte.it

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