Volontariato

L’Italia solidale festeggia i 150 anni

Sabato il raduno nazionale del volontariato, con uno slogan: «Non c'è futuro senza solidarietà»

di Redazione

Impossibile non averli incontrati, sono dappertutto, fanno ogni cosa e agiscono in maniera volontaria e gratuita per aiutare gli altri. Non sono supereroi e nemmeno gli alieni di “Men in black,” sono i cittadini della società civile organizzata. Gli ambiti sono quelli del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale. I settori di intervento spaziano dal sanitario al socio assistenziale, alla protezione civile e alla promozione sociale sviluppata attraverso l’animazione, l’educazione, lo sport, la formazione e l’orientamento delle giovani generazioni, ma anche la formazione adulti, la tutela dei diritti umani, della qualità della vita e delle pari opportunità, la promozione del turismo sociale.

Per la prima volta nella storia, il Terzo Settore italiano nella sua interezza si presenterà sotto un unico simbolo e lo farà a Torino, il 25 giugno, in piazza San Carlo, per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia e l’Anno europeo del volontariato 2011, ma anche per diffondere il messaggio: «Non c’è futuro senza solidarietà».

Molte di queste organizzazioni sono nate con lo Stato unitario, hanno concretamente contribuito a realizzarlo, a farlo crescere e, oggi, insieme alle associazioni più “giovani” intendono ribadire idee, valori, obiettivi, tradizione storica e partecipazione per dare significato politico alla proposta di buon futuro che arriva dalla società civile.

Nel momento centrale della festa in piazza San Carlo, Fabrizio Frizzi presenterà dal palco alcune Storie di solidarietà scelte tra le 40 selezionate per l’occasione dagli organizzatori. I racconti saranno intervallati da momenti di intrattenimento a cura dell’orchestra di Paolo Belli e del Laboratorio del Suono del Sermig.

La valorizzazione delle esperienze di solidarietà si svilupperà sia attraverso la presenza degli stessi protagonisti sia grazie a un percorso su pannelli che documenteranno le azioni di queste persone. A testimonianza delle storie di volontari saranno presenti, tra gli altri, Valentino Castellani presidente Comitato Olimpiadi Invernali Torino 2006, Pierluigi Dovis direttore Caritas Diocesana Torino, Suor Giuliana Galli vicepresidente della Compagnia San Paolo, Piero Gros campione olimpico e responsabile Volontari Olimpici Torino 2006, Erminio Longhini fondatore Federavo, Don Antonio Mazzi presidente della Fondazione Exodus Onlus, Tiziana Nasi presidente Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici (Fisip) ed Ernesto Olivero del Sermig di Torino.

L’emittente Telepace coprirà l’evento con una diretta televisiva via satellite.

Come ha dichiarato Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale, «per costruire una società più giusta e più equa serve solidarietà, non c’è futuro altrimenti. Questa è la proposta che vogliamo condividere con quanti parteciperanno con noi alla festa del 25 giugno. A riguardo, un doveroso ringraziamento va a Fabrizio Frizzi che condurrà la manifestazione. Vi aspettiamo numerosi».

Sempre sabato 25 giugno si presenterà un’altra importante iniziativa, la creazione del Museo diffuso del sociale. Un luogo fisico e virtuale capace valorizzare il patrimonio distribuito sul territorio nazionale, ma anche e soprattutto un sistema di reti, di realtà e di storie con cui entrare direttamente in contatto al fine di recuperare le buone pratiche e le identità del mondo non profit.

Emblema dell’evento saranno le mani riprese anche nel manifesto del Comitato 2011 Unità dell’Italia Solidale, promotore della manifestazione, «la storia della nostra società, il nostro presente e il nostro futuro non ci sarebbero se non ci fossero le persone, la loro operosità, le loro “mani”. Le mani realizzano, scrivono, danno forma quotidiana alla solidarietà: sono mani che silenziosamente lavorano, aiutano, sostengono, accolgono, che stringono altre mani con amicizia e con contatti diretti, mani che si pongono su un piano di uguaglianza».

«Non c’è futuro senza solidarietà» si aprirà il 24 giugno, Festa patronale di Torino, con l’accoglienza dei partecipanti provenienti da tutta Italia e la partecipazione alla ricorrenza di San Giovanni nonché agli eventi collaterali che proseguiranno per l’intera manifestazione fino alla conclusione del 26 giugno, realizzati da diverse organizzazioni nazionali.

In città saranno allestiti cinque punti informativi: Porta Nuova binario 11, ingresso della stazione di Porta Susa, piazza San Carlo, piazza San Giovanni di fronte al Palazzo dei Lavori Pubblici e in corso Regina Margherita zona Museo di Antichità (arrivo dei pullman provenienti da fuori città).

Un badge darà diritto a biglietti ridotti per Museo del Cinema, Museo dell’Automobile, Officine Grandi Riparazioni, Reggia di Venaria. Per ottenerlo è necessario iscriversi compilando l’apposita scheda che si trova nella sezione prenotazioni del sito.

L’evento è organizzato dal “Comitato 2011 – Unità dell’Italia Solidale” composto da: Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta Nazionale per il Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore, Forum del Terzo Settore Regione Piemonte, Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato I Giorni della Solidarietà.

Tra i soggetti promotori anche CSVnet, ConVol, il Centro Servizi Volontariato Idea Solidale e il Centro Servizi Volontariato VSSP, entrambi della Provincia di Torino, Coordinamento delle associazioni di volontariato di protezione civile della Regione Piemonte, Osservatorio Economia Civile della Camera di Commercio di Torino.

Si svolgerà nell’ambito dell’Anno europeo del volontariato 2011 e di Esperienza Italia 150 con il contributo di Fondazione con il Sud, Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi, Esperienza Italia 150 e Compagnia di San Paolo; con la collaborazione di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) – che garantirà l’assistenza sanitaria nella giornata del 25 giugno – della Consulta Volontari Olimpici, di Fircb (Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band), del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, del Movi, della Cittadella delle Civiltà e della Consulta Nazionale Volontariato Protezione Civile.


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