Non profit

A lezione dai Nobel

Fondazione Cariplo ha presentato i 12 giovani scienziati che parteciperanno al Meeting di Lindau

di Antonietta Nembri

Pranzare con un premio Nobel, discutere con lui delle proprie ricerche in un pub, incontrare altri giovani ricercatori provenienti da 80 Paesi del mondo, confrontarsi non solo dal punto di vista scientifico, ma anche animati da curiosità per i risvolti umani della ricerca.
Tutto questo potranno fare dodici giovani scienziati lombardi che sono stati selezionati per partecipare alla sei giorni del 61° Meeting of Nobel Laureates a Lindau, sul lago di Costanza. Un evento che si ripete dal 1951 e che quest’anno – dal 26 giugno al 1 luglio –  sarà incentrato sulla medicina con 570 ricercatori e una cinquantina di premi Nobel. Caratteristica di questo evento è il fatto che accanto alle sedute plenarie con i Nobel sono in programma gruppi di lavoro ristretti e tematici, che si svolgono anche in modo informale nella piccola città tedesca.

Il meeting di Lindau vedrà per il secondo anno la presenza di una delegazione italiana composta da Elena Gammella, Chiara Mandò Claudia Tagliabue (Università degli studi di Milano); Manuela De Gregori, Anna Olivieri e Serena Bonomi (Università di Pavia) e, infine, Cristian Ripoli (Università Cattolica del Sacro Cuore). Cinque giovani ricercatori sono stati selezionati invece nel campo economico per il quarto Meeting of the Sveriges Riskbank Prize in Economic Sciences che si svolgerà dal 23 al 27 agosto, con 382 giovani di 62 paesi, si tratta di Tiziana Assenza e Maria Ferjancic (Università Cattolica); Alessia Paccagnini (Università di Milano Bicocca), Ruggero Golini (Università di Bergamo) ed Emanuele Campiglio (Università di Pavia).

A presentare l’iniziativa, questa mattina a Milano, il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. La fondazione lombarda, del resto, è il referente italiano della Foundation Lindau e in esclusiva per l’Italia seleziona i giovani ricercatori italiani che potranno vivere questa straordinaria esperienza che si ripete da oltre sessant’anni in Germania.  «La nostra responsabilità nei confronti dei giovani è quella di metterli nelle migliori condizioni per poter sviluppare i loro talenti» ha detto Guzzetti, ricordando il ruolo svolto dalla Fondazione attraverso i bandi come quello dal titolo “Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza” riservato alle università del territorio che presentano programmi di eccellenza che ha visto un impegno di oltre 15 milioni di euro nell’ultimo triennio. Guzzetti ha poi ricordato il progetto Nobel (Network operativo per la biomedicina di eccellenza in Lombardia) nato con Dulbecco e i bandi sulla ricerca medica. «Per favorire una scelta totalmente meritocratica abbiamo fatto anche un passaggio in più: la valutazione è fatta da scienziati stanieri» ha rimarcato Guzzetti.

All’incontro, presenti accanto al presidente, il segretario generale di Fondazione Cariplo Pier Mario Vello, Carlo Mango, direttore dell’area Ricerca sono intervenuti anche tre giovani ricercatori: Camilla Tincati che ha partecipato al meeting di Lindau lo scorso anno e due dei dodici selezionati per quest’anno, Manuela De Gregori dell’Irccs Policlinico San Matteo di Pavia e Ruggero Golini. Da parte sua Vello ha ricordato come fino a due anni fa l’Italia non partecipasse al meeting di Lindau, «il professor Wolfgang Schürer, presidente della Foundation Lindau lo scorso anno ci ha fatto i complimenti. Ha detto di essere rimasto “sorpreso” perché i giovani selezionati erano molto brillanti. In fondo noi partecipavamo per la prima volta. Ci spiace però lasciare a casa dei giovani altrettanto brillanti per questo abbiamo deciso di replicare anche in Italia con iniziative del genere con un evento».

Da parte sua Carlo Mango ha presentato il prossimo appuntamento di Fondazione Cariplo  in programma il 28 giugno (“La valutazione della ricerca scientifica”) durante il quale saranno presentate analisi sui risultati dei bandi nel campo della ricerca medica «i dati, dal 2001 al 2007 sono abbastanza interessanti», ha annunciato «parliamo di 120 progetti, che hanno visto 600 pubblicazioni su riviste scientifiche e di 220 ricercato. Si sono create anche delle partnership» ha sottolineato Mango.


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