Sostenibilità
Mare sempre meno pulito
Per il rapporto annuale della Commissione Ue solo l'85,3% delle acque balneabili sta dentro i criteri minimi
di Redazione
Un peggioramento della qualita’ delle acque balneari in Europa tra il 2009 e il 2010, con l’Italia che si situa sotto la media Ue con mari piu’ sporchi rispetto allo scorso anno ma con fiumi e laghi in miglioramento. E’ quanto emerge dal rapporto annuale della Commissione Ue, secondo cui l’anno scorso solo il 92,1% delle acque costiere europee e il 90,2% di quelle interne hanno rispettato i criteri minimi di qualita’ stabiliti dall’Ue. Per l’Italia i valori sono ancora inferiori, con l’85,3% per i mari e il 72,7% per laghi e fiumi. Le acque europee che rispettano criteri minimi di qualita’ sono quindi diminuite del 3,5% rispetto a un anno prima, e in Italia sono diminuite addirittura del 6,9%. E se si va a guardare anche le acque costiere che rispettano invece gli standard di qualita’ piu’ elevati, si registra ugualmente un peggioramento, con una riduzione a livello Ue del 9,5% e a livello italiano ben del 13,6%. In Italia, pero’, lo scorso anno si e’ registrato un miglioramento generalizzato delle acque di fiumi e laghi, con un aumento del 26,3% dei siti che rispettano i criteri minimi di qualita’ (per un totale del 72,7%) e del 21,1% per quelli massimi (per un totale di 58,4%).
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.