Cultura

Mercatino agricolo alla Barona, non solo acquisti

Primo bilancio positivo dell'iniziativa avviata il 13 aprile scorso da La Cordata

di Redazione

È già tempo di un primo bilancio per il Mercatino agricolo settimanale al Villaggio Barona, nato lo scorso 13 aprile, per iniziativa dell’impresa sociale La Cordata e che ogni mercoledì, tra le 15 e le 20, ravviva gli spazi all’aperto del complesso di Zumbini Sei, in via Zumbini.
Il successo di questa scommessa traspare innanzitutto dalle parole di soddisfazione di Michela Bellodi, referente del progetto, e risulta evidente dal fatto che i produttori/venditori, dopo aver aderito all’iniziativa in via sperimentale hanno deciso di portarla avanti nel tempo. «Per loro è un sacrificio di tempo e di energie – ricorda Bellodi –, se non vedessero un beneficio concreto credo che avrebbero già abbandonato. Si tratta infatti di piccole aziende familiari che non assumono personale esterno per i mercati: quindi è sempre il titolare a spendere mezza giornata da noi. Il che è sicuramente un carico di lavoro ulteriore, ma anche una piacevole occasione per recuperare un confronto diretto tra contadini e consumatori, al quale non eravamo più abituati».
 
Fare acquisti al Mercatino Agricolo di Zumbini Sei, infatti, è ben diverso dal fare la spesa al supermercato. Qui il venditore si prende “il tempo che ci vuole” per spiegare la qualità del proprio lavoro e dei suoi prodotti. Non solo.
Ogni agricoltore che aderisce al progetto sa che non si tratta di un semplice mercato ma di un’operazione che raccoglie in sé, come obiettivo primario, anche un valore sociale.
 
«Prima di iniziare e prendere accordi ho invitato tutti i venditori a recarsi di persona nel complesso di Zumbini Sei – continua Michela Bellodi –, per spiegare cos’è La Cordata e quali sono le sue modalità d’intervento, a partire dal significato del condominio integrato di Zumbini Sei, dove sono trovano spazio molte realtà diverse: progetti di aiuto per madri sole con figli (Erin) e servizi alla famiglia, un incubatore sociale per giovani imprese (Jobox), un albergo low cost per studenti e turisti (Zumbini Rooms), una compagnia teatrale e la redazione di un mensile…». Il complesso è infatti un luogo di relazioni ricchissimo e il Mercatino Agricolo sta offrendo il proprio contributo per approfondire il dialogo con i membri della comunità del quartiere Barona: «Qui lo spazio è ampio, piacevole. La gente non vuole soltanto acquistare e scappare via di fretta, ma si ferma volentieri per qualche minuto».
 
I consumatori sembrano apprezzare il valore aggiunto e la specificità di questo esperimento, acquisendo la consapevolezza che ogni prodotto è disponibile secondo la propria stagione
 
Visto il successo dell’esperimento, La Cordata, anche grazie alle relazioni con altri soggetti più esperti sul campo, come il Consorzio Cantiere Cuccagna o il servizio Buon Mercato di Corsico, sta lavorando per trovare nuovi fornitori. L’idea è quella di sperimentare anche, in un prossimo futuro, incontri e laboratori collegati alle attività di produzione ospitate di volta in volta dal Mercatino Agricolo, ampliando perciò il potenziale di quel “mercato dei legami” di cui, evidentemente, il quartiere sentiva il bisogno. In accordo con la constatazione di tale bisogno Silvia Bartellini, vicepresidente di La Cordata, ricorda che «Il Mercatino Agricolo rappresenta, in sintesi, l’opportunità di costruire luoghi e processi a partire da una socialità utile “di vicinato” tra i consumatori e i produttori locali. Grazie a questa peculiarità operiamo per diventare sempre più un punto di riferimento importante sul territorio, capaci, con le nostre iniziative volte al rafforzamento dei legami sociali, di restituire identità al quartiere che abitiamo».

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