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«Sostegno: ddl da bloccare»

Il Fand contro la proposta di due senatori Pdl di affidare ai privati il sostegno scolastico agli alunni disabili

di Redazione

È firmata dai Senatori Bevilacqua e Gentile del Pdl la proposta legislativa che prevede interventi di “personale esterno alla scuola” per l’attività didattica degli alunni disabili. Una proposta che preoccupa la Federazione tra le Associazioni nazionali delle Persone con Disabilità (Fand): «Così si aggira la normativa vigente e il processo di integrazione dei disabili nella scuola, mettendo gravemente a rischio  la loro inclusione nella comunità». denuncia il presidente del Fand Giovanni Pagano.

«Con questo provvedimento – continua Pagano – viene consentito al “privato” di effettuare interventi rivolti al singolo alunno, contraddicendo quanto contemplato dalla normativa, e quanto elaborato dalla pedagogia e dalla didattica, in merito al processo di integrazione. L’inclusione scolastica, come è noto, si realizza esclusivamente all’interno di un contesto sociale, come la classe e la comunità scolastica, fino a comprendere l’intero ambito di vita dell’alunno con disabilità. Ciò che in questa proposta di legge appare singolare e rischioso è il tentativo di ipotizzare interventi di personale “esterno alla scuola” anche per l’attività didattica. Attività per la quale la scuola dispone già di professionisti appositamente formati e in possesso di abilitazione all’insegnamento».

«Inserendo nella scuola collaboratori impegnati unicamente per l’educazione degli alunni con disabilità – spiega ancora Pagano – si cerca di aggirare le  norme di riferimento dell’integrazione scolastica (che vogliono che tutti gli insegnanti di una classe, compreso quello di sostegno, siano assegnati all’intera classe). La presenza nella scuola di personale ‘esterno’, dedito esclusivamente ad alunni con disabilità o con DSA, prospetta, invece, la creazione di “gruppi di alunni” classificati in virtù del loro funzionamento. Il che equivale a consolidare, nella scuola dapprima e nella società poi, lo stigma del diverso: un diverso che deve stare appartato dal gruppo dei coetanei».

«Eppure basterebbe applicare la normativa in vigore per vedere realizzata una scuola effettivamente inclusiva», è la conclusione della Federazione tra le Associazioni nazionali delle Persone con Disabilità,  che prende le distanze dal Disegno di Legge e chiede a tutto il mondo politico di intervenire per bloccare immediatamente il DDL n. S 2594 presentato dai Senatori Bevilacqua e Gentile. 

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