Economia

L’Oreal premia la scienza in rosa

Assegnati oggi all’Università Statale di Milano le borse di studio a cinque giovani talenti

di Redazione

La più giovane ha 27 anni, la più grande 36, sono cresciute nei “vivai” di 5 atenei italiani. Cinque camici rosa di talento, con un progetto scientifico nel cassetto. Sono le vincitrici del Premio “L’Orèal Italia per le donne e la scienza”, consegnato oggi durante una cerimonia all’università Statale di Milano. Riceveranno una borsa di studio da 15 mila euro e con questi fondi potranno proseguire la loro attività di ricerca. In un campo, quello scientifico, in continuo affanno economico.

«Se non avessi ottenuto questo assegno ora farei la baby-sitter. Avevo già accettato una proposta», racconta Chiara Gambardella, 28 anni, una laurea in Biologia all’università di Genova e un European PhD all’università di Messina. La ricercatrice non lascerà i suoi studi. Con la borsa di studio vinta continuerà a curare il suo progetto per migliorare la qualità delle carni di pesci d’allevamento, con ricadute nel campo dell’acquacoltura. Obiettivo: allevamenti sostenibili e spigole “snelle”, con più proteine e meno grassi. Più sane anche per chi le consuma.

Va, invece, a caccia di fattori di rischio per lo sviluppo di malattie psichiatriche Silvia Alboni, 36 anni, farmacologa dell’università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. La scienziata sta analizzando – e continuerà a farlo con l’assegno ricevuto oggi – l’eventuale ruolo di infezioni da virus, batteri o parassiti in gravidanza, nella comparsa di patologie come la schizofrenia, la depressione e l’autismo, nella prole.

Le borsiste vincenti sono state selezionate fra quasi 300 candidate che da tutta Italia hanno presentato i loro progetti nel campo delle scienze della vita e della materia. A selezionarle una giuria presieduta dall’oncologo Umberto Veronesi.


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