Volontariato
Dall’Anpas un richiamo alle istituzioni
È stato approvato da oltre cento delegati
di Redazione
L’Assemblea nazionale di ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) ha deciso di richiamare il Governo, il Parlamento e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, su alcuni temi fondamentali per lo sviluppo del Volontariato. Gli oltre cento delegati delle Pubbliche Assistenze, hanno approvato un documento che richiama alle molte lotte che l’intero Terzo Settore, attraverso i suoi Organismi di rappresentanza, ha realizzato negli ultimi mesi: la definitiva approvazione del libro primo del codice civile, la riforma della legge quadro del volontariato (L. 266/91) e la sua armonizzazione con la legislazione di settore, la stabilizzazione del 5 per mille, una partecipazione più attiva del Volontariato alla definizione delle politiche di welfare nel rapporto con gli enti locali (anche per l’attuazione del federalismo), la privatizzazione della Croce Rossa Italiana, il rifinanziamento del fondo per le politiche sociali, la non autosufficienza, il servizio civile (con la riforma della legge 64/2000) e la cooperazione internazionale e il ripristino delle tariffe agevolate per la spedizione delle pubblicazioni delle onlus.
Nell’Anno Europeo del Volontariato, l’Assemblea nazionale delle Pubbliche Assistenze, che si svolta nell’ambito del 12° Meeting della Solidarietà, ha rilanciato con forza il ruolo essenziale del Volontariato, riconosciuto anche dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 22 aprile 2008 “per la creazione e l’accrescimento del capitale sociale, la valorizzazione delle relazioni interpersonali e l’affermazione della persona, superando i limiti di una visione economicistica dello sviluppo”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.