Famiglia

Sono 718 nel 2010, 9mila dal 1974

Sono i dari diffusi dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, prefetto Michele Penta

di Redazione

«Sono stati più di novemila i bambini e gli adolescenti, italiani e stranieri, scomparsi nel nostro Paese dal 1974 al 2010. Due terzi dei casi riguarda minori stranieri non accompagnati. Nel 2010 erano 718 i minori ancora da ricercare». Sono i dati del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, prefetto Michele Penta, diffusi nel corso del convegno ‘Bambini scomparsi, un fenomeno da conoscere e interpretare. Quali dimensioni, quale prevenzione e quali interventi?’, che si è tenuto oggi a Roma, nella Biblioteca del Senato, in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi. «Il fenomeno della scomparsa dei minori è connesso a quello dell’immigrazione clandestina. I minori non accompagnati che arrivano in Italia, in particolare con gli sbarchi – ha proseguito Penta – sono affidati a case alloggio dalle quali scappano nel giro di poche ore. Solo una ventina di casi sono legati a reati specifici come rapimenti o abusi, mentre i casi di sottrazione internazionale dei minori sono in aumento perchè sta crescendo il numero dei matrimoni misti». «La prevenzione è la cosa più difficile. Dobbiamo potenziare la presenza delle strutture nel territorio che devono poter seguire i casi più complessi di disagio in famiglia», ha sottolineato Penta. Ma la prevenzione non basta. «Per la tutela dei minori occorrono norme specifiche, un primo passo potrebbe essere la definizione di un Testo Unico di tutela dell’infanzia scorporando le norme sui minori dal diritto di famiglia», ha concluso.

 

«La conferma del Prefetto Michele Penta come Commissario straordinario per le persone scomparse è un segnale importantissimo, perché resta un punto di riferimento per la nostra associazione». Così Elisa Pozza Tasca, presidente di Penelope Italia che unisce familiari e amici di persone scomparse, nel suo intervento al convegno ‘Bambini scomparsi, un fenomeno da conoscere e interpretare. Quali dimensioni, quale prevenzione e quali interventi?», che si è tenuto oggi a Roma in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi. «Oltre al canale diplomatico e istituzionale, per poter risolvere i casi dei minori di cui si sono perse le tracce, si può ricorrere anche quello mediatico – ha ricordato Pozza Tasca – come dimostra la pressione della stampa sulle indagini della scomparsa di Sarah Scazzi». La presidente di Penelope ha ricordato anche l’utilità delle onlus della societa’ civile. «Spesso le famiglie parlano più volentieri con i rappresentanti di queste associazioni che possono dare un contributo decisivo agli inquirenti», ha concluso Pozza Tasca.


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