Cultura

Class Action contro la Rai. Si muove Altroconsumo

La prima udienza si terrà il 1 giugno. La Rai è accusata di aver violato il contratto di servizio pubblico

di Redazione

Sulle multe ai due telegiornali Rai che hanno trasmesso l’intervista al presidente del consiglio intervegno anche i consumatori. Come rileva Altrocunsumo, TG1 e TG2 sanzionati da Agcom per lesione della par condicio, con gli interventi del Presidente del Consiglio venerdì scorso 20 maggio in prime time, dimostrano l’attualità e l’emergenza di intervenire affinché la Rai riprenda l’attività di servizio pubblico nel rispetto dei diritti costituzionali di tutti gli utenti a un’informazione obiettiva, imparziale ed equilibrata e degli impegni presi sottoscrivendo il contratto, appunto, di Servizio pubblico, per il quale si paga il canone.

Gli utenti ne sono consapevoli: oltre 27.500 cittadini hanno manifestato ad Altroconsumo la volontà di aderire alla class action attraverso il numero verde 800.131.889 o su www.altroconsumo.it/rai.

Il 1 giugno si terrà la prima udienza davanti al Tribunale di Roma. Con l’azione collettiva risarcitoria Altroconsumo chiede il risarcimento del danno, stimato sui 500 euro a testa, subito dagli utenti che pur pagando il canone non hanno potuto fruire di un’informazione obiettiva, imparziale e equilibrata.

La conferma formale all’adesione sarà necessaria successivamente alla verifica dell’ammissibilità dell’azione da parte del Tribunale.

La multa esemplare di 258.230 euro al TG1 è la misura massima prevista dalla legge, in quanto recidiva – il TG1 era infatti già stato sanzionato una decina di giorni fa per 100mila euro, e fa il paio con la multa di 100mila euro al TG2, entrambe per lesione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall’Agcom. Per lo stesso motivo sono stati sanzionati anche TG5, TG4 e Studio Aperto.

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