Welfare

Fazio: «nessuna preclusione»

Il ministro alla Salute all'assemblea di Assiobiotec: «basta non ci siano alterazioni per la sicurezza»

di Redazione

Il ministero della Salute «non ha preclusioni sulla ricerca e l’innovazione nell’ambito degli Ogm». Parola di Ferruccio Fazio. «La nostra posizione è positiva, nella misura in cui siamo certi che non ci siano alterazioni per la sicurezza», spiega il ministro oggi a Milano, intervenendo all’assemblea annuale di Assobiotec che sugli Ogm ha lanciato l’allarme per i «continui attacchi» subiti dal settore.

Fazio precisa: dal ministero della Salute «nessuna preclusione». «Anzi – continua – io spero sempre che qualcuno arrivi a produrre grano senza glutine per i celiaci, più che farmaci complicati per la malattia». Sugli Ogm, ribadisce a margine dell’assemblea, «collaboriamo con l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). Un’altra cosa è, però, l’applicazione indiscriminata degli Ogm a settori molto ampi. È un discorso che attiene a politiche più generali del Governo e su questo fattore io non dico né sì né no, perché deve essere oggetto di valutazione politica». Le parole del ministro arrivano dopo l’intervento del presidente di Assobiotec, Alessandro Sidoli. Il numero uno dell’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, durante il suo intervento, aveva infatti sottolineato che «l’attacco forsennato contro gli Ogm ha messo a dura prova la capacità più generale del nostro Paese di investire e di competere in tutta l’area delle agro-biotecnologie, così come nei diversi segmenti applicazione food e non food».

«Come si può sostenere aprioristicamente che prodotti “adottati” da quasi 30 Paesi in meno di 15 anni, impiegati da 15 milioni di agricoltori, in coltura su circa 150 milioni di ettari, non servono?», si chiede Sidoli. «Importiamo – sottolinea – milioni di tonnellate di prodotti geneticamente modificati destinati all’alimentazione degli animali di cui consumiamo carni e beviamo latte. Quegli stessi animali con cui produciamo i prosciutti di Parma vanto del nostro made in Italy Ogm-free. Significa che gli Ogm li possiamo mangiare, ma non coltivare o sperimentare?». Secondo Sidoli, «è necessario riannodare al più presto le file dei ragionamenti pacati, della tolleranza, del rispetto, dei diritti e delle legittime aspettative di tutti, in un confronto che coinvolga tutti gli attori del sistema e non ultimo i consumatori. A cominciare dal diritto sacrosanto dei ricercatori italiani attivi in ambito agro-biotecnologico a portare in campo per le necessarie sperimentazioni controllate i risultati delle loro ricerche in laboratorio e in serra. Non possiamo permettere che la nostra filiera agro-alimentare sia destinata al declino solo per una lotta ideologica e populista senza basi scientifiche», conclude.

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