Politica

Così le amministrative online

Dal monitoraggio dell’Istituto Cattaneo risulta che tra i candidati sindaco, otto su dieci hanno un profilo su Facebook, e tre su cinque hanno un sito personale

di Redazione

Su Facebook i più seguiti sono De Magistris e De Luca, poi Pisapia e Fassino; su YouTube spopomano i candidati del Movimento 5 Stelle: sono soprattutto i candidati di centro-sinistra ad adottare la campagna online per le amminstrative 2011.

Lo dice l’Istituto Cattaneo che sta monitorando la campagna elettorale su internet di 110 candidati a sindaco nei 12 comuni con oltre 100.000 abitanti (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Reggio Calabria, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara) in cui si voterà il 15 e il 16 maggio. Questa ricerca mira a comprendere la diffusione dei principali strumenti di comunicazione in rete e la popolarità dei candidati sulle piattaforme più diffuse di social network: Facebook, YouTube, Twitter e Flickr. I dati sono stati rilevati il 3 maggio 2011 e saranno aggiornati dopo le elezioni.

I profili su Facebook e i siti web personali sono gli strumenti più utilizzati. Facebook è usato da 91 candidati su 110 ed è quindi più diffuso rispetto al tradizionale sito personale (62 candidati su 110). Il ricorso a Facebook è incentivato dalla facilità d’uso, dall’economicità dello strumento e dalla possibilità di intercettare un numero potenzialmente elevato di utenti. Poco più di un terzo dei candidati sindaco dispone di un canale su YouTube (per la condivisione di filmati), circa un quarto ha un profilo su Twitter (con cui è possibile diffondere brevi messaggi di testo), e poco più di un decimo è presente su Flickr (per la condivisione di fotografie e altre immagini).

La presenza dei candidati sulle varie piattaforme online è ancora caratterizzata da forti disuguaglianze: solo un decimo (11 candidati su 110) è visibile su tutte e cinque le piattaforme, mentre più di un terzo (44) è attivo su un’unica piattaforma o addirittura completamente assente dal web. Inoltre, in molti casi si tratta di una presenza soprattutto simbolica, con un seguito di utenti estremamente limitato.

In generale, i candidati delle principali coalizioni (centro-sinistra, centro-destra, terzo polo) sono più presenti di quelli dei partiti minori. In particolare, fra i partiti minori di estrema destra ed estrema sinistra, un candidato su due è presente su Facebook, ma quasi tutti sono assenti dalle altre piattaforme. Inoltre, le candidate donne (circa un decimo del totale) sono leggermente meno attive nella competizione online dei maschi. Un discorso a parte meritano i candidati espressi dal Movimento 5 Stelle: tutti e 11 hanno profili su Facebook e presentano un tasso superiore alla media di presenza sulle diverse piattaforme analizzate, con una presenza particolarmente forte su YouTube.


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