Politica

La Ue, più delegati alle Bahamas che in Iraq

7 rappresentanti nell'isole caraibiche, solo 3 in Iraq. La Ashton sotto accusa

di Redazione

Tra le spiagge dorate delle Bahamas e le bombe di Baghdad, voi cosa scegliereste? A meno di non avere una vocazione umanitaria o diplomatica, la risposta di qualsiasi cittadino lambda è scontata. Ma non tutti i diplomatici la pensano allo stesso modo. A Bruxelles, c’è gente nel nuovo Servizio di Relazioni Esterne dell’Unione Europea incaricata di rappresentare la voce dell’UE nel mondo. E a capeggiare questo servizio c’è una certa Catherine Ashton, una baronessa inglese su cui ormai piovono accuse di incompetenza quasi ogni giorno.

Sarà per la volontà di riavvinarsi ai cittadini Ue, oppure per l’attrazione irrestibile delle isole caraibiche combinata a una paura inamissibile di lavorare nell’inferno iracheno, ma la Ashton e i suoi collaboratori – con la complicità degli Stati membri Ue – hanno deciso che le Bahamas fossero una destinazione diplomatica molto più importante dell’Iraq. Ce lo ha ricordato stamane a Strasburgo il Presidente dei deputati del Popolo delle Libertà al Parlamento europeo. Durante il dibattito sulla politica estera e di sicurezza dell’Unione a cui ha partecipato l’Alto Rappresentante Ue, Mario Mauro ha umiliato la Ashton denunciando “la presenza in Iraq di due funzionari e un ambasciatore. Tre persone” che “operano nel compound britannico. Giustamente lei vorrebbe trovare risorse per migliorare la situazione” ha dichiarato Mauro rivolgendosi direttamente alla Ashton. “Le segnalo che a Bahamas ci sono sette funzionari UE. Cosa succede di così infinitamente più decisivo per le sorti dell’UE a Bahamas rispetto a Baghdad?”

Baronessa, vogliamo una risposta.


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