Non profit

Le ong al governo: perché sponsorizzi gli ogm?

Pietro Canova del Wwf afferma: "Vogliamo chiarezza sulle manipolazioni genetiche e non accettiamo la manipolazione dell’informazione".

di Redazione

Anche l?Italia avrà la sua Seattle del Biotech? È probabile che una contestazione del genere si verifichi in maggio a Genova, fuori dai cancelli della più grande fiera mai organizzata in Italia nel settore delle biotecnologie. Si tratta di Tebio, in programma proprio nel capoluogo ligure dal 24 al 26 maggio. Una vetrina per multinazionali, politici e scienziati coinvolti nel business del transgenico (presidente del Comitato scientifico è il Nobel Renato Dulbecco) contro cui si sono date appuntamento oltre 70 ong, ansiose di far sentire la loro voce contro le biotecnologie. La mobilitazione ha già un nome, ?Mobilitebio?, e un comitato promotore in cui spiccano Wwf, Legambiente, Rete di Lilliput, Lav e Arci Liguria. «Vogliamo chiarezza sulle manipolazioni genetiche e non accettiamo la manipolazione dell?informazione», dice Pietro Canova del Wwf. «Per questo abbiamo già inviato lettere di protesta agli enti pubblici coinvolti nella mostra-mercato, dalla presidenza del Consiglio al ministero dell?Agricoltura e dell?Ambiente, dalla Sanità alla regione Liguria, chiedendo a quale titolo partecipano a un evento che non lascia spazi al confronto e alle opinioni di economisti e scienziati che difendono le biodiversità». Mobilitebio ha preparato un manifesto con cui chiede ai governi e all?Unione europea maggiore informazione sugli ogm, incentivi per l?agricoltura biologica e una moratoria sull?utilizzo degli cibi modificati fino alla conclusione degli studi che stabiliranno la loro eventuale pericolosità per la salute. Per informazioni, il sito di Mobilitebio è www.tebio.org, il telefono 010.319168 (Legambiente Liguria).


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