Cultura

Giuliano Pisapia aderisce a “Sulla fame non si specula”

Il candidato del centro sinistra ha sottoscritto il codice di condotta che impegna Milano a non investire in titoli speculativi legati al cibo

di Emanuela Citterio

Il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia ha aderito alla campagna promossa dal Terzo settore “Sulla Fame non si Specula”. «Con grande piacere raccolgo l’appello di “Sulla Fame non si Specula” e aderisco al codice etico allegato all’appello» ha scritto Pisapia in una lettera agli organizzatori dell’iniziativa. «Garantisco, quindi, che sotto la mia amministrazione, il Comune di Milano nella gestione della propria liquidità non farà ricorso a prodotti finanziari derivati i cui indici siano legati in qualsiasi modo a commodities agricole. L’alimentazione è come non mai un tema sul quale non è più possibile contrattare e speculare».

Promossa da giornalisti, economisti ed esponenti del terzo settore insieme ad Acli, Action Aid Italia, Pime, Unimondo e Vita Magazine, la campagna “Sulla Fame non si Specula” chiede più regole per tutelare il cibo dalle speculazioni finanziarie, unendosi a movimenti di sensibilizzazione che già esistono in Europa e negli Usa. I promotori hanno scelto di partire da Milano, piazza finanziaria dove ogni giorno si comprano e vendono titoli legati ai beni alimentari ma anche prossima sede dell’Expo 2015, che ha come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, rivolgendo un appello ai candidati sindaco e proponendo loro di sottoscrivere un codice di condotta che impegna l’amministrazione comunale a non investire in titoli speculativi legati ai beni alimentari.

Pisapia è il primo candidato sindaco ad aver aderito alla campagna e ad aver sottoscritto il codice di condotta. A dieci giorni dalle elezioni amministrative a Milano si attendono ancora le risposte degli altri candidati.

Sono 2806 le persone, associazioni ed enti locali che, nelle ultime tre settimane, hanno aderito alla campagna “Sulla fame non si specula”, che vede fra i primi firmatari lo chef Davide Oldani, Gad Lerner, Carlo Petrini di Slow Food, gli attori Giacomo Poretti e Giovanni Storti del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, Carlo Franciosi di Coldiretti, don Virginio Colmegna.

Dal giugno 2010 a oggi, i prezzi del grano e del mais sono di nuovo raddoppiati. E secondo i dati della Banca mondiale 44 milioni di persone sono finite in povertà come conseguenza dell’aumento dei prezzi dei beni alimentari. Parallelamente, nei mercati delle commodity, da Chicago a Singapore a Johannesburg, le operazioni in derivati sulle materie prime e sui beni alimentari hanno fatto registrare, nel 2010, aumenti del 10-20% rispetto all’anno precedente.

Per aderire clicca QUI

Info:www.sullafamenonsispecula.org


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