Famiglia

“Rilanciare la famiglia, per il bene della società”

Lo chiede Roberto Falcone, presidente del Lapet, l'associazione nazionale dei tributaristi. "Bisogna introdurre il Fattore familiare", ovvero un fisco su misura

di Redazione

«In un anno il risparmio familiare ha perso, secondo l’Istat, un punto e mezzo e perfino la spesa per i beni necessari è in picchiata. La famiglia, che è il vero volano dell’economia italiana sta dunque cominciando a mostrare segni di cedimento. E’ necessario e urgente mettere in campo degli interventi di sostegno alle famiglie ed in particolare di quelle con figli per il bene delle famiglie stesse e dell’intera società». Roberto Falcone, presidente Lapet, apre così il convegno organizzato oggi a Roma insieme al Forum delle associazioni familiari per presentare la proposta del FattoreFamiliare che potrebbe introdurre un fisco a misura di famiglia.

Secondo una ricerca Unitelma Sapienza – Lapet, presentata nel corso del convegno, a fronte di un impegno complessivo di 16,9 miliardi di euro (1 punto del Pil) c’è da attendersi un aumento di 1,6 miliardi di maggior risparmio familiare e 15,3 miliardi di ripresa dei consumi. Questi maggiori consumi porterebbero a 2,5 miliardi di maggiori entrate Iva e 3,8 miliardi di maggiori introiti fiscali. E soprattutto si registrerebbe una ripresa del settore produttivo in particolare per il comparto dell’edilizia a cui andrebbe il 44% delle somme che le famiglie destinerebbero ai consumi. «Insomma» si è chiesto Pasquale Sarnacchiaro che ha seguito la ricerca per Unitelma-Sapienza, «le somme impegnate per il FattoreFamiglia sarebbero da considerare come un costo o, piuttosto, come un investimento sul futuro, sulla famiglia e sulla società?»

«Di certo le somme stanziate, ma che possono anche essere graduate nel tempo, non andrebbero né sui conti svizzeri né in Ferrari ma sarebbero immediatamente reinvestite nel sistema economico» ha commentato Francesco Belletti, presidente del Forum. «Il FattoreFamiglia è dunque equo, di semplice applicazione e conveniente per l’intera economia. E’ lecito dunque aspettarsi che già nella prossima Finanziaria ci siano novità in questo senso».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA