Welfare

Mons. Mogavero: pronto a fare da mediatore con la Tunisia

Il vescovo di Mazara del Vallo pronto a dare una mano per la missione di Maroni

di Redazione

“Mi ha chiamato il ministro Maroni e ho detto che mi metto a disposizione”. Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e componente della commissione Cei per l’immigrazione, si rende disponibile a svolgere un ruolo di mediatore nella ”difficile” missione del governo oggi in Tunisia per arginare l’emergenza immigrati. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, il vescovo spiega di avere ”ottimi rapporti con Lahhan Maroun, arcivescovo di Tunisi” e con lui “siamo in contatto continuo” sulla situazione in Tunisia che e’ ”abbastanza stabile dal punto di vista istituzionale” mentre ”e’ un disastro dal punto di vista occupazionale”. Anche perche”’in Tunisia e’ saltata la stagione turistica e ci sono almeno cinquecentomila giovani senza occupazione”. A chi gli chiede in che modo pensa di operare la sua mediazione, il vescovo di Mazara del Vallo replica: ”Lavorando grazie ai rapporti che esistono e sono assai solidi. Sono d’accordo con il ministro dell’Interno che faremo un punto subito dopo la loro missione”. Quanto alla possibilita’ che la Tunisia sia disposta a riprendersi i loro migranti, Nogavero sottolinea: ”Non credo che ci sia una chiusura totale a riaccogliere chi e’ andato via. Ma bisogna presentarsi da loro con dei piani di sviluppo”. E dunque ”si deve agire in due fasi: la prima fase di emergenza e l’altra sul lungo termine”. In questa fase di emergenza, ”dobbiamo pensare a qualcosa di straordinario. Non basta metterli sulle barche e respingerli o allestire tendopoli”. Occorre ”coinvolgere concretamente l’Europa” perche’ ”gli immigrati devono essere equamente distribuiti nei Paesi europei. E poi -conclude- fare un progetto che chiami in causa il mondo politico, imprenditoriale, il volontariato”.

 

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